Per chi non li conoscesse Asso Stefana e Zeno De Rossi sono due musicisti di Vinicio Capossela, il loro ultimo disco “Americana” è stato prodotto da Mike Patton, due nomi due garanzie. E insieme a Danilo Gallo formano i Guano Padano,  che venerdì 8 gennaio saranno in concerto all’Ex Chiesa di San Giovanni di Prato.
“Americana”, non è un disco come tutti gli altri. È un viaggio musicale che parte dalle nebbie della provincia italiana, vaga per le inquietudini dell’Europa balcanica, varca l’oceano con un cappello a falde larghe, e approda in America. “L’America di Vittorini, di Pavese, di Nanda Pivano – è stato scritto – delle strade blu, del poeta mezzo-pellerossa William Least-Heat Moon, che carica tutto quello che ha su un furgoncino scassato e si riprende la sua vita, in strada. È l’America dei cuori solitari cantati da Hank Williams, dei cowboy metropolitani sconfitti di Sam Shepard, che fanno fagotto, abbandonano la propria donna e si ritirano in un pezzetto di deserto comprato con i pochi soldi che hanno in tasca. È l’America impulsiva e vorace descritta magicamente da John Fante, che, come racconta suo figlio Dan nella commovente “Dago Red”, scriveva come un ossesso ma era così povero da non avere nemmeno una “typewriter” per mandare i suoi racconti battuti a macchina agli editori”.

I Guano Padano hanno girato il mondo e suonato con gente del calibro di Mike Patton, Calexico, Marc Ribot, Gary Lucas (Jeff Buckley e Captain Beefheart), Chris Speed (John Zorn), Mark Orton (il pluripremiato compositore della colonna sonora di “Nebraska”), solo per citare i più noti. Fondati nel 2007 dal chitarrista Alessandro “Asso” Stefana e dal batterista Zeno De Rossi, entrambi già a fianco di Vinicio Capossela, e dal bassista Danilo Gallo (creatore, con De Rossi, del collettivo di jazz sperimentale “El Gallo Rojo”) in tre soli album sono diventati forse il progetto più radicato nella tradizione musicale italiana, con le più grandi ambizioni internazionali.

“Folk metropolitano”, mi verrebbe di chiamarlo, dove melodia e rumore, analogico e digitale, vuoto e pieno, uomini soli e donne fatali si versano l’ultimo bicchiere e poi sprofondano allegramente nello stesso letto disfatto fino a quando l’alba non li sorprenderà, nudi.

Ingresso 8 euro.