Due musiciste con fior di studi alle spalle, un fitto calendario di concerti europei in programma e la folle idea di aprire un’associazione culturale in centro a Prato. Si chiama “Mesotonica“, ha aperto ieri in via Muzzi 36,  ed è la creatura di Federica Bianchi e Giovanna Riboli, rispettivamente clavicembalista e organista, pratese la prima, fiorentina la seconda.

Esatto, suonano musica antica e “Mesotonica“, dal nome di un’antica accordatura, è un progetto che ha un fine preciso: “Far conoscere anche a Prato la musica antica, che non è particolarmente colta e difficile – spiega Federica – e riportare a casa, dove vivo, un po’ della nostra professionalità. Anche perché questa musica è nata in Italia, solo che nel nostro paese non esiste nemmeno un’orchestra di musica antica e per suonarla o ascoltarla dal vivo il più delle volte bisogna andare all’estero”.

mesotonica_3Federica e Giovanna, nonostante siano nate a 15 chilometri di distanza, si sono incontrate ad Amsterdam inseguendo ognuna la propria carriera di musicista. Adesso hanno messo in piedi “Mesotonica”, la cui attività si divide in due rami: quello della formazione e quello concertistico.

La formazione, con corsi di avvicinamento alla musica antica che verranno attivati nei prossimi mesi, si concentrerà su quattro strumenti:  il basso continuo, la viola da gamba, l’organo e la chiarina.

Già pronti invece e in partenza quattro progetti.

Il cantiere della fantasia” è una rassegnata dedicata ai bambini da 0 a 13 anni che prevede spettacoli, concerti e laboratori formativi in ambito artistico, in collaborazione con l’associazione Laboratori 29. L’inizio è previsto per sabato 23 gennaio con “la bottega delle storie” e terminerà il 27 febbraio.

Materia Sonora” è invece un progetto molto interessante attraverso il quale si incontreranno liutai, cioè chi gli strumenti antichi li fabbrica, e musicisti per raccontare un vero e proprio viaggio nella storia della musica e dei suoi strumenti.  “E a Prato non ci sono solo fior di liutai come Nerio Fanti, Paolo Fanciullacci e Leo Binetti – spiega Federica – ci sono anche tanti interpreti di alto livello di musica antica”. Si comincerà con Nerio Fanti e Francesco Tomei  con “La viola da gamba” il prossimo 24 gennaio e si continuerà il 21 febbraio con “Liuto, torba e chitarra barocca” attraverso la musica di Giovanni Bellini e il talento di Leo Binetti.

Echi popolari e incursioni barocche” è invece una rassegna di incontri sulla musica tradizionale, dove la musica barocca ritrova le sue radici popolari – si legge nella presentazione – e la canzone d’autore si riveste d’antico e nell’antico si rinnova”. Il primo appuntamento è previsto per il 14 febbraio con “Di fame, d’amore e di libertà” con Lohengrin Di Ponio (chitarra) e Elisa Tommasi (voce). Il 28 febbraio sarà invece la volta dell’omaggio alla cantautrice siciliana Rosa Balistrieri a cura del “Duo Ammatte”, vincitore del premio Folkest 2015.

Pour le piano” è infine la “grammatica di uno strumento a tastiera”. Due concerti. il 31 gennaio “Debussy incontra Proust” con Ilaria Baldaccini (pianoforte) e Edoardo Bianchi (voce recitante) e il 7 febbraio con “Americhe”, un concerto per pianoforte a 4 mani con Elettra Capecchi e Carlotta Forasassi.

Ogni evento prevede un contributo d’ingresso di 5 euro (oltre alla tessera associativa di 5 euro) e questo per un semplice, fondamentale motivo che le due titolari di Mesotonica rivendicano con forza: “I nostri eventi saranno a pagamento perché non esiste da nessuna parte del mondo che l’arte non sia retribuita – spiega Francesca – specialmente quando si parla di musica”.