Mai più mini market in centro storico, tantomeno nel triangolo”. Questo è quanto ha affermato l’assessore al Commercio e alle attività produttive Daniela Toccafondi, che insieme al vicesindaco Simone Faggi e all’assessore all’Urbanistica Valerio Barberis, ha presentato Connessioni Urbane. Incontro con la cittadinanza per discutere i futuri interventi in materia di inclusione, un progetto che è partito sei mesi fa con il fine di studiare la Prato di oggi, decidere su quali macro-aree concentrarsi, confrontarsi con associazioni di categoria e consorzi vari e poi aprirsi il 15 gennaio prossimo alla cittadinanza tutta per arrivare a progettare e a realizzare una città nuova al passo con i tempi.

Il tutto partendo da uno studio molto dettagliato affidato ad Iris che tramite mappe, numeri e grafici ha permesso agli assessori di capire come Prato si stia muovendo e di cosa abbia più bisogno. Tre, infatti, sono le linee di intervento prescelte su cui hanno puntato tutto: il settore urbanistico – ossia la ridefinizione degli spazi pubblici residenziali e produttivi nei Macrolotti; la questione dell’inclusione – vista la necessità, in una città che conta il 18 percento di stranieri, di animare e promuovere la partecipazione attiva di cittadini migranti e associazioni alla vita pubblica locale; e la tematica della rete commerciale nel centro storico, con particolare riferimento alla zona di Piazza Duomo, Serraglio e aree limitrofe. Ed è qui che si colloca la dichiarazione dell’assessore Toccafondi.

I dati raccolti da Iris dimostrano come la concentrazione di cittadini stranieri nelle case del centro stia diminuendo. “I cinesi ormai si stanno spostando in massa verso via Curtatone e via Cavour e anche nella zona del Macrolotto 1, e anche gli albanesi stanno scegliendo la periferia – ha precisato Andrea Valzania, di Iris -. In centro restano perlopiù pakistani e africani e tornano gli italiani”. Da qui la decisione di incontrare in due workshop a invito tutte le associazioni di categoria e i consorzi del centro che si sono seduti a un tavolo con il Comune per la prima volta dopo tanto tempo, ragionando insieme su come riscrivere il regolamento per il commercio sulle attività di vendita con sede fissa. L’ultimo risale alla Giunta Cenni.

Per adesso l’unica anteprima che l’assessore Toccafondi ha dato sulla natura delle nuove regole è che nella zona del cosiddetto triangolo della droga non potranno aprire nuovi mini market, come quelli di via Santa Margherita finiti spesso sulla cronaca locale. Una misura che sembra estendere quella vigente frutto delle modifiche apportate dalla giunta Cenni in chiave anti-kebab e che suscitò non poche polemiche. “Vogliamo puntare sulla cultura, favoriremo librerie e negozi simili”, ha precisato l’assessore.

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