Malgrado la miriade di festival cinematografici presenti in Italia, ne esistono pochissimi dedicati alla commedia, e noi riteniamo che Prato meriti invece questa unicità (festival per le opere prime e seconde) visto che ha dato i natali a molti personaggi importanti che hanno costellato, e continuano a farlo tutt’oggi, il cinema italiano e internazionale“.

Così recita la presentazione del Prato Film Festival, che per la quinta edizione, dopo aver omaggiato Monicelli, dedicherà l’edizione (8-12 giugno 2016) ad un altro dei più grandi sceneggiatori e registi della commedia all’italiana, Pietro Germi, cui sarà dedicata una mostra di foto di set e di scene di alcuni dei film da lui diretti (Il Ferroviere, Signore & Signori, Un maledetto imbroglio, Sedotta e abbandonata, Divorzio all’Italiana, In nome della legge, Il brigante di Tacca di Lupo) che aprirà i battenti il 2 giugno alle 10 a Palazzo Buonamici.

Il concorso
“Il concorso è aperto a registi e a case di produzione che presentino film lungometraggi opere prime e seconde dedicate al cinema della commedia italiana e internazionale” si legge sul bando di partecipazione, che prevede l’invio delle opere entro il 30 marzo 2016. Leggi e scarica il bando (pdf)

Gli incontri
8 giugno 2016 – Auditorium Palazzo Buonamici – 10,30 – “Scenografia, costumi e direzione della fotografia” con la partecipazione di Lorenzo Baraldi (scenografo), Gianna Gissi (costumista), Sergio D’Offizi (direttore della fotografia).
10 giugno 2016 – Auditorium Palazzo Buonamici – 17,30 –  “Il doppiaggio” con Roberto Pedicini.

Proiezioni
L’8 giugno, dopo la cerimonia di apertura, nella corte delle sculture della biblioteca Lazzerini verrà proiettato (ore 21,30) “Un maledetto imbroglio” di Pietro Germi.

Il 12 giugno invece, gran finale in piazza delle Carceri con la proiezione di “Divorzio all’italiana”.

Il Prato Film Festival è dedicato a due grandi sceneggiatori del cinema e della commedia, Piero De Bernardi e Leo Benvenuti. La manifestazione è organizzata da Events Production in collaborazione con Comune di Prato, assessorato alla Cultura e assessorato allo sviluppo economico. Direttore artistico: Romeo Conte.