Negli spazi rinnovati del Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato avrà luogo venerdì 19 febbraio alle ore 21 una serata dal titolo Entusiasmo in ricordo di Valdemaro Beccaglia, illuminato, entusiasta e appassionato imprenditore pratese che è stato Presidente del Centro Pecci dal luglio 2005 fino alla sua scomparsa nel gennaio 2012. La serata si apre con i saluti di Matteo Biffoni, Sindaco del Comune di Prato, Simone Mangani, Assessore alla Cultura del Comune di Prato, Irene Sanesi, Presidente della Fondazione per le Arti Contemporanee in Toscana e dal direttore del Centro Pecci Fabio Cavallucci.

Il programma prosegue con una serie di performance.

Filiditrama di FabulaDanza con Alessandra Agostini, Francesca Casoli, Rossella Dogliosi, Elisa Gori, Flora Lombardi, Federica Lotti e la coreografia di Laura Marini.

Philovox, performance a cura di Massimo Mori.

Intervento della soprano cinese Cao Wen che eseguirà i seguenti brani: Mo li hua e Ma yi la.

Monologo sull’entusiasmo di Simona Piras con una performance di Consuelo Bellini.

Installazione pittorica partecipata dal titolo Cara Enfanta di Elisa Zadi a cura di Marco Palamidessi.

Nel corso della serata vi sarà inoltre una performance a sorpresa dal titolo A servizio della città e gli artisti Niccolò Storai e Edoardo Buccianti creeranno in situ una loro opera.

“Con grande passione per l’arte contemporanea, intuizione e piglio sicuro e pragmatico d’imprenditore – si legge nella nota inviata ai giornali – Valdemaro Beccaglia ha cambiato le sorti del museo, scommettendo sull’importanza di un’istituzione culturale come il Pecci. Una scommessa che ha avuto il suo apice con il progetto di ampliamento del museo”.

“Per Beccaglia, il cui motto era “Il Museo di Tutti” – spiega la nota –  il Centro Pecci rappresentava un luogo dove tutti potessero partecipare attraverso le mostre, ma anche, laboratori creativi, concerti, performance. Inoltre lo considerava anche un volano di ripresa per le sorti della città, culturalmente, turisticamente e imprenditorialmente.

Esportare il nome del museo all’estero significava per lui rendere un servizio non solo all’arte ma a tutta la città che avrebbe potuto usufruire dei canali aperti con il museo per promuovere e rilanciare la propria immagine. Un’eredità che il direttore Fabio Cavallucci proseguirà, facendo diventare il Centro Pecci un hub culturale, multidisciplinare e vicino ai cittadini”.

L’accesso all’iniziativa dai rinnovati spazi del Centro Pecci (accesso di fronte l’ Art Hotel, viale della Repubblica 289, Prato).