UN FLUSSO, NON UNA CLASSIFICA

Questo periodo dell’anno è estenuante, nonostante le partenze intelligenti siamo sempre in coda. Ci ritroviamo a marciare a passo d’uomo lungo le autostrade, in coda al minimarket a comprare frutta fresca e campari, condividiamo l’esasperazione per i ritardi degli aerei e l’ansia di far entrare tutto in valigia. Ok, potrebbe sembrare un punto di non ritorno – è vero – potrebbe sembrare un inizio a dir poco piacevole delle tanto bramate ferie, ma qua la nostra bella playlist arriva in vostro soccorso, con un escalation adrenalinica che subito si fa largo in apertura con il nuovo video dei Valient Thorr che dal Nord Carolina ci investono con le loro chitarre a cavallo tra l’hard & heavy e lo stoner; seguiti dal ritorno sulle scene dei Suicidal Tendencies e Refused, dove l’inconfondibile e classica matrice hardcore fa da padrona, niente di sorprendentemente nuovo, ma è così che loro ci piacciono.

I 4 minuti di furia caotica dei Dillinger Escape Plan segnano l’apice sonoro della playlist e allo stesso tempo mettono un fermo alla loro carriera, dato che dopo aver rilasciato “Limereth Death” hanno comunicato il loro scioglimento. Un po’ di sonorità lo-fi per farci rilassare un po’, con Apache e Hanni El Katib, entrambi i loro brani sono accompagnati da due video molto particolari e piacevoli. Per rimanere in tema i Minor Victories, come al solito, pubblicano uno dei loro spettacolari video, dove il bianco e nero e lo slowmotion fanno da padroni. A seguire un romantico Omar Rodriguez Lopez (At the Drive-In e The Mars Volta) è protagonista di un video – e brano – sospeso tra l’onirico e il pop, tra mazzi di fiori e King Buzzo dei Melvins. Un po’ di nostalgia con un sempre gradito punk rock da parte degli storici The Bouncing Souls, che si contrappone a tre pezzi di una modernità fuori misura, estratti dalla colonna sonora di Suicide Squad; film Dc Comics prossimo ad uscire nelle sale. Action Bronson ci sorprende un pezzo hip hop maestosamente epico; la canadese Grimes unisce il suo inconfondibile art-pop ad un bel riff metal e il risultato è veramente sorprendente, mentre l’insolita coppia Skrillex e Rick Ross – assieme al jocker di Jared Letho – firmano un pezzo perfetto per Fast&Furious Gotham City. Tornando sulla retta del grime e della trap ci imbattiamo nei sempre ottimi $ucideboy$ e in una collaborazione che aspettavamo da tempo, quella tra il marsigliese SCH e Sfera Eebasta. Ancora un po’ di hip hop e rnb con Mac Miller e Dreezy, intervallato da un sorso di moonshine del collettivo romano Quarto Blocco Playerz.

Una bella sorpresa da parte di Warp Records con Gaika, sinceramente è difficile descriversi di cosa si tratta, ma se siete abituati alle sperimentazioni di questa formidabile etichetta non potrete che rimanerne piacevolemente sorpresi. L’atmosfera di fa più onirica e sospesa con i brani di Totemo ed Exploded View, assieme allo scenario urbano in bianco e nero del video di Carla dal Forno (per Blackest Ever Black) e il post-rock crepuscolare dei Coldbones. Ancora del lo-fi che oscilla tra le sonorità più estreme dell’hardcore per gli Hellions, passando dai Creative Adults, fino ad un cupo shoegaze di Harm Wulf per Deathwish. Mentre con il video collegiale di Banoffee e a seguire Morgan Delt, Nularse e Izzy True ci ricordiamo di quanto può esser vario la scena, sempre florida, dell’indie che spazia senza troppi problemi tra l’alternative pop-rock e l’elettronica. In chiusura un crescendo sempre improntato fortemente sul punk e il metal, con i Vomitface, il nuovo pezzo dei sempre più progressive Opeth, i Wormrot per Earache e i Saving Grace con dei brani hardcore senza compromessi. Come ultima traccia una collaborazione tra Zomby e Burial, un brano, leggermente noise e dowtempo.

Francesco Banci
con la collaborazione di Giuseppe Nicolais e Fabrizio De Guidi