Foto Darragh Hehir

Scegliere un’opera ed entrarvi in relazione attraverso il movimento. E’ la particolare esperienza proposta sabato 19 novembre (ore 16) a Palazzo Pretorio con il laboratorio “Guardo, immagino, mi muovo” a cura della Compagnia rAn-network in collaborazione con The Loom – Movement Factory. “Sarà un percorso – raccontano la storica dell’arte e danzatrice Virginia Gradi e alla coreografa Sara Nesti – per prendere visione di alcune opere, osservando il movimento di protagonisti, come sono posizionati, il tempo dell’azione in cui agiscono. Sarà un modo per dare una chiave di lettura diversa che permetterà a chi parteciperà di immedesimarsi nel quadro che sta osservando”. All’immagine dipinta o scolpita il visitatore aggiungerà, grazie all’immaginazione, ciò che non è visibile per elaborare attraverso un movimento coreografico il racconto dell’opera.

Una modalità di avvicinamento all’arte in chiave libera e giocosa che invita a mettersi fisicamente “nei panni” dei soggetti rappresentati stimolando una certa familiarità con l’immagine iconografica, spesso percepita come lontana nel tempo e nei contenuti. “Il risultato sarà una sorta di quadro vivente ‘sviluppato’, perché si va un po’ oltre al ‘fermo immagine’ dell’opera, perché sarà reinterpretata dai partecipanti”. Il laboratorio è a ingresso libero con il biglietto d’ingresso al museo.

“Gratia Plena”: l’Annunciazione reinterpretata con la danza

The Loom e la Compagnia rAn-network torneranno a Palazzo Pretorio per la festa della dell’Annunciazione, giovedì 8 dicembre alle ore 16, con una performance allestita nelle sale del museo dal titolo “Gratia Plena”. “E’ un lavoro sull’annunciazione – racconta la coreografa Sara Nesti -, reinterpretiamo i tre quadri che raccontano quest’episodio del Vangelo all’interno del museo: quella di Lippi, Bilivert e Franchi”. Un lavoro sull’assenza: “nelle prime due è presente soltanto solo uno dei due personaggi dell’Annunciazione, che poi si ritroveranno di fronte all’opera del Franchi. L’elemento mancante sarà colmato dalla musica scritta per quest’evento da Edwin Lucchesi”. Le danzatrici Sara Nesti e Manuela Manfredi partiranno dalla posizione in cui il loro personaggio si trova nel quadro, per poi interpretare i suoi movimenti, dove verrà condotto: “l’aspetto che mi interessa di più – continua Nesti – è interpretare l’umanità di questi personaggio, cosa stanno guardando, cosa stanno respirando”. La partecipazione all’evento è gratuita con il biglietto del museo.