L’indagine sulla qualità della vita della Sapienza di Roma per Italia Oggi racconta di una Prato che arretra rispetto al 2015 di ben 11 posizioni nella classifica italiana (dal 57 al 68° posto). Meglio comunque di Firenze, che in dodici mesi perde ben 22 posizioni.
A livello italiano la verà novità dell’indagine è il primo posto conquistato da Mantova su Trento, rimasta in cima alla classifica negli ultimi cinque anni.

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La provincia toscana dove si vive meglio è Siena, al quinto posto della classifica italiana dopo l’11° dello scorso anno. Segue quella di Grosseto, al 30° posto e in lieve miglioramento rispetto al 2015, quando aveva fatto registrare il 33°. Al terzo posto la provincia di Arezzo, in lieve peggioramento (38° nel 2015). Quindi segue Firenze che dal 26° scalino del 2015 scende al 48°. Sugli scudi Lucca, che dal 102° posto del 2015 salta al 50°. Due posizioni prima di Livorno (52°), che peggiora di 12 posizioni rispetto al 2015. E poi viene Prato al 68° posto, nove in più rispetto allo scorso anno, posizionandosi tra Ferrara (67°), Pavia (69°) e Torino (70°). L’ultima Provincia toscana in classifica è Massa-Carrara, che pur guadagnando 14 posizioni si attesta all’83° posto.

Sul versante produttivo (Affari e lavoro), Prato scende al 59°  posto rispetto al 43° che occupava lo scorso anno, nonostante migliori lievemente il tasso di occupazione e rimanga sempre in cima alla classifica delle città per numero di imprese registrate per 100 mila abitanti. Impercettibile miglioramente per quanto riguarda la criminalità, ma siamo sempre oltre il centesimo posto (103° dal 105° del 2015). Come impercettibile è il peggioramento sul fronte del disagio sociale: dal 46° del 2015 si passa al 47° di quest’anno.
Lieve ma ancora non confortante miglioramento sul fronte salute, dove la città di Prato passa dal 101° al 94° posto.

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