La sala della seconda serata di "Kiss kiss band band"

Il Prato Festival comincia spaccato a metà negli spazi degli ex Macelli: da una parte il grande successo di pubblico per la doppia replica di “Proteggimi”, lo spettacolo di Metropopolare con attori detenuti della Dogaia che ha inaugurato le nuove celle frigo (un centinaio di persone a sera); dall’altro il flop musicale della rassegna organizzata da Fondazione Toscana Spettacolo e Comune di Prato “Kiss Kiss band band”: cinquanta persone scarse per le tre giornate di concerti che hanno visto salire sul palco della sala eventi band di vario genere provenienti da tutta la Toscana.

“Musica emergente”, “musica under 35”, ma prima di tutto musica di livello e davvero interessante: per citare due progetti trai sei coinvolti nella rassegna che si son ritrovati a suonare di fronte a una manciata di persone, King of the Opera, una delle band più interessanti della regione che porta la firma di Alberto Mariotti (ex Samuel Katarro), e Francesco Biadene eclettico chitarrista pistoiese dalle sonorità folk americane che forse a Prato qualcuno si ricorda per averlo sentito aprire il concerto di Mannarino in piazza Duomo durante la prima edizione di “Settembre – Prato è spettacolo”.

uno scatto dalla terza serata di "Kiss Kiss Band Band"
uno scatto dalla terza serata di “Kiss Kiss Band Band”

Siamo stati presenti a due serate su tre: in alcuni momenti all’interno della sala eventi c’erano più maschere e addetti alla sicurezza che pubblico. “Officina Giovani – aveva affermato l’assessore alla cultura Simone Mangani durante la presentazione di Kiss Kiss Band Band – torna ad essere il centro dell’attività musicale dedicata ai giovani. L’ingresso dell’amministrazione comunale all’interno di Fondazione Spettacolo Toscana darà vita a nuovi progetti dedicati alla musica seguendo la strada tracciata per il teatro”.

L’insuccesso della rassegna musicale potrebbe far scaturire una discussione (l’ennesima, a dire la verità) sulla vocazione degli ex macelli pubblici dove si continua a inaugurare nuovi spazi (dopo le celle frigo, sarà la volta del nuovo bar), ma che per chiamare numeri consistenti di persone nei propri spazi ha bisogno di fiere che riguardino la birra e lo street food. Peccato.

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