Negli ultimi giorni le due sole centraline Arpat che controllano la qualità dell’aria della città di Prato hanno rilevato in più di un’occasione il superamento dei parametri di Co2 e Pm10 consentiti dalla legge regionale in materia. Così oggi il Comune ha emesso un’ordinanza per correre quanto è possibile ai ripari finché non cambierà la situazione, cioè non tornerà un po’ di tramontana. L’ordinanza entrerà in vigore domani 13 dicembre.
“L’ordinanza – si legge nella nota inviata dal Comune – prevede la riduzione da 12 a 10 ore dell’accensione degli impianti di riscaldamento e si consiglia la riduzione di un grado da 20 a 19 per le unità abitative e a 18 per i locali adibiti ad attività produttive; è obbligatorio spegnere i motori dei veicoli in caso di sosta prolungata ed è permesso l’uso di biomassa per il riscaldamento soltanto tramite impianti ad alta efficienza, fatte salve le abitazioni dove non siano presenti sistemi alternativi di riscaldamento”.
“Sul fronte traffico – continua la nota – è vietata la circolazione nell’area urbana ZTC dei veicoli (autovetture o commerciali) diesel euro 2 e diesel euro 3. L’ordinanza resterà in vigore fino a che non si abbasserà il livello di inquinamento.
L’Euro 3 è uno standard di emissioni adotto nel 2001. Comprende i veicoli immatricolati tra il 2001 e il 2006, anno in cui è stato introdotto l’Euro 4.
Le strade interdette ai veicoli diesel Euro 2 e Euro 3 dall’ordinanza le trovate qui.