Da sx: Leonardo "Pio" Caporaso, Marco Mencacci, Francesco Scatizzi e Tiziano Erriu

Un nuovo gigantesco locale sta per nascere a Prato. Il suo nome è Fab e oltre al palco più grande della città prevede un bistrò di nuova concezione e il coworking Multiverso.

Aprirà in un capannone tra via Targetti e via Mozza sul Gorone intorno alla metà di febbraio. Con un obiettivo ambizioso: “Diventare un punto di riferimento culturale, ricreativo e formativo a Prato e non solo”, dice infatti Francesco Scatizzi, che insieme a Leonardo “Pio” Caporaso, Marco Mencacci e Tiziano Erriu ha messo in piedi il progetto. “Una cittadella a due passi dal centro storico dove ogni giorno, dalla mattina alla sera, ci saranno eventi di tutti i tipi – aggiunge – la nostra idea sociale è riempire ogni momento della giornata con un evento diverso, e così creare  nuove sinergie, nuove idee e nuove competenze”.

Anche il nome è stato scelto per questo motivo: “C’è il legame con il luogo dove nasce, e cioè un vecchio capannone industriale, e c’è il concetto di riportare questo spazio a produrre qualcosa di nuovo – spiega Scatizzi – la fabbrica intesa nella sua accezione più ampia”.

L’idea di un polo per la formazione, l’intrattenimento e la ristorazione nasce qualche anno fa a Officina Giovani. “Ho lavorato a Officina Giovani per un anno e mezzo e mi è sempre piaciuto il fatto che fosse un luogo votato alla cultura aperto sia di giorno che di sera, anche se poco valorizzato – spiega Scatizzi – così sono partito da quel concetto lì, secondo me vincente, e mi sono messo in cerca del luogo giusto. Poi c’è stato l’incontro fortuito con Mencacci, che ho preso a incontrare ogni giorno fuori dal Fabbricone e che ha sposato subito il progetto, e con tutti gli altri. Al progetto di Fab hanno lavorato circa cento professionisti – conclude –  e una volta entrato a regime darà lavoro a venti persone”.

Live Club

Elettronica e sonorità d’avanguardia per un luogo che avrà un allestimento particolare, di tipo industriale”, spiegano senza sbilanciarsi troppo i quattro soci. Nel locale, al quale si accede da via Targetti 10/3, potranno entrare circa 800 persone. “In un momento in cui tutti tendono al risparmio – aggiungono – noi vogliamo cominciare facendo le cose come si deve sia dal punto di vista della programmazione, che vuole concentrarsi su esclusive toscane, che da quello tecnico”.

Il Bistrò

Da via Mozza sul Gorone, tra le 6,30 del mattino e mezzanotte, si potrà accedere al ristorante di Fab, “un vero e proprio bistrò all’insegna della convivialità – spiegano i tipi di Fab – che proporrà una cucina toscana rivisitata con influenze francesi“. Il bistrò di Fab avrà 45 coperti e “avrà prezzi abbordabili – spiegano

Il coworking Multiverso

Il coworking Multiverso di Fab avrà circa cinquanta postazioni, una sala per le riunioni e una per le conferenze, oltre a tutti i servizi in via di definizione per i futuri affiliati. “Puntiamo sulla formazione – spiega Scatizzi – l’idea è quella non solo di offrire servizi per chi decide di venire a lavorare nel nostro coworking ma anche di accrescerne le competenze, perché siamo convinti che lavorare gomito a gomito sia un valore aggiunto”.

La grafica di Fab sarà curata dall’illustratore Ray Oranges.