Saper miscelare i colori ad acquerello è una tecnica che ha bisogno di tanta esperienza: quando due colori si uniscono diventano una cosa unica. Il ristorante Opera 22 presenta il nuovo menù, “Watercolor“, un nuovo passo nella ricerca culinaria che ormai da tanti anni il ristorante in via Pomeria porta avanti.

“Le idee per i piatti – racconta il proprietario Gabriele D’Andrea – partono dalle materie prime: il menù si divide tra terra e mare. Per quanto riguarda la proposta della terra, abbiamo cercato di rivisitare senza stravolgere la tradizionalità del cibo pratese e toscano. Per il mare, invece, siamo dovuti andare a studiare una tradizione non nostra, che arriva dal sud Italia, creando in alcuni casi anche degli abbinamenti con frutta esotica”.

La definizione dei singoli componenti del piatto che si miscelano tra loro e creano un armonia nuova, come il nuovo colore di un acquerello. Il livello dei piatti creati da D’Andrea insieme allo chef Cristina Liguori è altissimo, una goduria per gli occhi e per il palato. Opera 22 è aperto a cena dal martedì alla domenica: capesante alla bourguignonne o pici con bottura d’astice marinato in salsa verde, pesto trapanese e frutto del cappero e mandorla tostata o – ancora – il tonno in crosta di nocciole con patate alla soya, castagne, gocce di miele e dattero caramellato, sono tre esempi dei tanti acquarelli che si possono trovare nel menù del ristorante. Una grande attenzione anche ai dolci: “sono completamente di nostra produzione e variano ogni giorno”.

La cantina di Opera 22 conta circa 200 etichette: “con la scelta di questo menù abbiamo dato particolare attenzione allo champagne e ai vini frizzanti”.