Nel Medioevo il simbolo dell’uovo decorato rappresentava la rinascita primaverile della natura che poi, con l’avvento del Cristianesimo, è diventato simbolo della rinascita dell’uomo in Cristo. L’uovo di cioccolato appartiene al periodo moderno ma già dal Medioevo usava regalare l’uovo decorato: per esempio venivano donate le uova alla schiavitù.

A qualche giorno dalla Pasqua abbiamo incontrato Massimo Sciortino, pasticciere e cioccolatiere della pasticceria “Pralinae” di via Garibaldi nonché partner ufficiale delle merende dei bambini alle attività di Città del sole. Conosciamo insieme uno dei pasticcieri più noti della città e attraverso le sue parole compiamo un viaggio dolcissimo.

Il pasticcere è una figura fondamentale soprattutto in occasioni come le festività: come si diventa dei bravi pasticcieri?
“Ci sono vari modi per diventare un bravo pasticcere, sicuramente tra quelli più importanti possiamo elencare i corsi specializzati e la pratica in luoghi dove si lavora di qualità”.

Come si realizza un uovo di Pasqua nel tuo laboratorio? Quanto tempo occorre per avere il prodotto finito?
“Il nostro laboratorio è climatizzato, isolato dal resto delle altre lavorazioni ed è attrezzato con macchine temperatrici, importantissime per la lavorazione del cioccolato. Per la realizzazione ci avvaliamo di stampi per le classiche uova mentre per soggetti particolari lavoriamo a mano. Il tempo di realizzazione è variabile in base alla difficoltà e alla grandezza dell’uovo; ad esempio, un uovo classico viene realizzato in circa un quarto d’ora”.

Sappiamo che nel tuo laboratorio è possibile personalizzare la sorpresa dell’uovo di Pasqua: ci racconti qualche curiosità legata ad una sorpresa all’interno di un uovo di cioccolato che hai preparato?
“Sicuramente racchiudere in un uovo di cioccolato un momento o un’emozione è qualcosa di unico; infatti spesso mi è capitato di inserire gioielli, in particolar modo anelli di fidanzamento. Ricordo anche che mi è capitato di creare una scatola di cioccolato dove il marito mi aveva fatto inserire un telefono cellulare come dono per la sua compagna: la moglie per tre mesi non ha aperto la scatola in quanto le piaceva molto la realizzazione, costringendo il marito a dirle di aprire la scatola di cioccolato perché al suo interno c’era un dono prezioso”.

Come è stato fatto durante il laboratorio di pasticceria che hai presentato con il tuo team alla Città del sole, puoi darci qualche idea per decorare con i nostri bambini le uova di cioccolata?
“Io proporrei di creare una decorazione con pasta di zucchero su uova di cioccolato anche della dimensione molto piccola: può essere un momento di creatività e di condivisione familiare. Procuratevi della pasta di zucchero colorata, di colore bianco, rosa e nero con la quale potrete decorare le vostre uova di cioccolato realizzando delle pecorelle. Come primo passaggio è importante fissare l’uovo di cioccolata su una base fissa in modo che l’uovo rimanga stabile durante la lavorazione: lo potete posizionare su di un supporto con della pasta di zucchero in posizione verticale. Utilizziamo il colore bianco e, formando dei cilindri, andremo a creare dei ciuffi di lana arrotolando la pasta su se stessa e creando delle spirali, in questo modo avremo ottenuto la lana della pecora che andremo a posizionare sul contorno dell’uovo. Il colore rosa ci occorrerà per creare le guanciotte che verranno posizionate circa a metà dell’uovo, lateralmente; inoltre con la pasta di zucchero rosa possiamo creare anche il nasino e le orecchie della nostra simpatica pecorella. Infine utilizzeremo la pasta di zucchero bianca e nera per realizzare gli occhi della nostra pecorella: occorrerà formare due piccole palline di pasta bianca schiacciarle e formare la base rotonda per gli occhi mentre con il colore nero potremmo realizzare le pupille”.

Che tipo di cioccolato è più gettonato tra i bambini?
“I bambini preferiscono decisamente mangiare il cioccolato al latte anche se personalmente consiglio un buon cioccolato fondente in quanto rispecchia più l’originalità del cioccolato ed è sicuramente più raffinato e più sano”.