Mudimbi è uno inquieto: inizia a fare rap nel 2000 e la sua “prima rima decente” gli esce nel 2006, cosa che la dice lunga su testardaggine e coerenza. Nel senso buono. Sarà sabato 6 maggio al Capanno Blackout di Prato, dalle 23 in poi.

Unisce al suo rap tutto quello che gli capita di ascoltare: dancehall, drum’n’bass, dubstep, techno, trap, kuduro, moombathoon, UKfunky, grime. Io intanto me ne starò qui a chiedermi cos’è il kuduro, memore di un vecchio tormentone che mi da ancora gli incubi (no, va bene, è una figata da un punto di vista geografico, musica elettronica nata in Angola negli anni ’80 circa). Il fatto è che, insomma, Mudimbi gira i suoi primi videoclip nel 2012, e poi inizia a collaborare col producer Valta, che lo fa suonare a Kiev e col quale fa uscire Colera.

Nel 2013 scrive Supercalifrigida, che non solo è un gioco di parole magnifico, ma gli vale anche l’amore di RadioDj e la richiesta da parte di Albertino e soci di fare il jingle per il loro programma Asganaway.

Da li in poi non si ferma più, e sabato è al Capanno. Mi pare una grossa figata, poi fate voi.

A seguire, Folie a deux dj set.

Ingresso libero, necessari documento e tessera ACSI.

Immagine tratta da Youtube