“Prato ti prende”. Sono della scorsa settimana i dati relativi all’economia provinciale, presentati dalla Camera di Commercio di Prato, contenenti qualche interessante spunto di riflessione sul turismo in città: nel periodo compreso tra il 2010 e il 2016, facendo una media, il commercio e il turismo sembrerebbe cresciuto di 1,3 punti percentuali. Se si considera che le prime vere e proprie politiche riguardanti questo settore, sono state apportate nell’ultimo anno e mezzo, si tratta di un piccolo primo passo.

Le principali iniziative legate al turismo messe in campo dall’amministrazione comunale durante questo periodo sono tre: il sito web della Città di Prato, la manifestazione Eat Prato e ultima, presentata nei giorni scorsi, la mappa “dei giovani per i giovani” Use IT.

Quanto è costato questo primo passo? La realizzazione del sito web, canali social e campagna di lancio, affidato all’azienda Mr. Watson, è costato intorno ai 49mila euro (48.787,80 comprensivi d’iva, secondo la determina 626 del 14 marzo 2016). A questi vanno aggiunti altri 10mila euro che sono stati destinati all’azienda a marzo 2017 per ulteriori aggiornamenti del sito e social per tutto l’anno in corso e altri 6 mila euro per lavori dedicati alla grafica del brand Prato tra il 2016 e 2017: totale per il lavoro sul sito di Prato, 65mila euro.

Sempre legati al brand di Prato, sono stati affidati all’agenzia di comunicazione Flod la realizzazione di 15 video e un piano di comunicazione di lancio e promo di questi ultimi, legati alle “eccellenze” del territorio. Totale di spesa: 29.280 euro, comprensivi d’iva (determina 3376 del 25 novembre 2016, distribuiti sul 2016 e 2017).

Continuando a leggere gli investimenti del Comune, quello maggiore è stato fatto per la manifestazione Eat Prato: lo scorso anno tutte le iniziative legate all’organizzazione di questa manifestazione sono costate al Comune 76.500 euro nei confronti della Strada di Vini di Carmignano (det. 1466 del 30 maggio 2016). La prima edizione non è passata agli annali per lo straordinario successo, anche considerando il maltempo.

Nel 2017, pur ridimensionando la manifestazione, il Comune conferma 78.000 euro per il festival, più una serie di piccole iniziative a marchio “Eat Prato” distribuite durante l’anno (det. 1364 del 24 maggio 2017): otto dei quali destinati alla programmazione estiva del giardino Buonamici. Totale su due anni: 154.500 euro.

Ultima iniziativa promossa dall’assessorato al Turismo, USE IT: una mappa realizzata da un team di ragazzi giovani, per chi vuol vivere la città in maniera differente e anticonvenzionale. Si tratta di un format diffuso nelle grandi città europee, e da qualche giorno anche Prato ha la sua versione, sia in lingua italiana che inglese: l’operazione è costata alle casse comunali 21.500 euro tra lo scorso anno e il 2017 per l’associazione Pentolone (determina 303 del 20 febbraio 2017).

Un altro piccolo investimento del Comune (1830 euro) è andato all’azienda Mediamix, per entrare a far parte del circuito Mapptogo (determina 2552 del 28 settembre 2016).

“Quelli dell’ufficio studi della Camera di Commercio – ha commentato nei giorni scorsi l’assessore al Turismo Daniela Toccafondi – sono dati confortanti perché denotano una crescita sostenuta nel settore del turismo. A Prato ci sono molti imprenditori capaci di cogliere le opportunità per le proprie imprese e visto che ancora in città mancano proposte, gadget, strutture di accoglienza per il turismo, potrebbero essere queste nuove opportunità per il mondo del lavoro, rivolte soprattutto ai giovani, che conoscono sempre più le lingue e sono capaci di accogliere e interagire con gli stranieri. Noi come amministrazione per renderci meglio conto dei flussi turistici stiamo facendo valutazioni e misurazioni accurate che ci possano dare una mappa dettagliata del modo in cui questo importante settore sta progredendo”.

30.000. Questo è il numero di un altro bilancio, invece: si tratta delle presenze in meno nel 2016 rispetto agli anni precedenti nelle strutture ricettive e negli hotel della città. Il bilancio è stato presentato ad aprile da Federalberghi: “Si tratta di dati significativi – afferma Rodolfo Tomada, presidente dell’associazione che riunisce gli hotel, i bed and breakfast e alcuni affittacamere della provincia – sui quali invitiamo a riflettere”.

Sono circa 243.000 euro i soldi che il Comune ha investito solo nelle principali iniziative legate alla promozione del territorio, nel giro di due anni. “Ogni lungo viaggio inizia con il primo passo” diceva un filosofo cinese: un primo passo è stato fatto, resta da capire se nella direzione giusta o meno.