La mostra “Marino Marini. Passioni Visive” verrà inaugurata domani 16 settembre alle 18 a Palazzo Fabbroni (fino al 7 gennaio 2018) come uno dei momenti più importanti delle celebrazioni di Pistoia Capitale italiana della Cultura 2017.

Organizzata dalla Fondazione Marino Marini e dalla Fondazione Solomon R. Guggeheim di Venezia, è la prima retrospettativa che mette a confronto le opere dello sculture pistoiese con altri grandi artisti del suo tempo, e non solo. “Lo stato odierno degli studi sembra richiedere questa prospettiva – si legge infatti nella nota – l’’unica che può restituire all’’artista la sua posizione di assoluto rilievo nella vicenda del modernismo novecentesco internazionale””.

Le sezioni della mostra curata da Barbara Cinelli e Flavio Fergonzi sono dieci, e ciascuna mette a confronto le opere di Marini con altri grandi autori della storia dell’arte, dagli anni ’20 agli anni ’60. Per esempio, “Nella prima – si legge nella nota – i suoi busti degli esordi sono affiancati a canopi etruschi e a busti rinascimentali; mentre il “Popolo”, la terracotta del 1929 che fu un passaggio determinante della sua svolta arcaista, si misura con una testa greco-arcaica da Selinunte e con un coperchio figurato di una sepoltura etrusca”. E così via, le opere di Marini vengono affiancate ad Arturo Martini, Giacomo Manzù, Giovanni Pisano, Picasso, Henry Moore e molti altri ancora.

Dopo Pistoia, “Marino Marini. Passioni Visive” si sposterà nella Collezione Peggy Guggeheim di Venezia, dal 27 gennaio al primo maggio 2018.

La mostra è visitabile dal lunedì al venerdì (10-20), sabato (10-22) e domenica (10-20). Biglietto intero 12 euro, ridotto 9 euro. Info qui.

Foto anteprima: MarinoMarini Passioni Visive
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