Bang! di Herman Diephuis

Ricominciano i concerti in alcuni locali del centro  storico e non, e noi siamo felici. Però questa è la settimana di Contemporanea, che per questa edizione ha compresso gli spettacoli a una sola settimana spargendoli però per mezza città. Quindi è al festival dello spettacolo contemporaneo e alla sua edizione dedicata al “vivere al tempo del crollo” che ci sentiamo di indirizzarvi.

Contemporanea è un lusso per una città come Prato, nonostante la lunga e gloriosa tradizione sperimentale. Ogni anno porta in città artisti e spettacoli che girano con successo il mondo, prime nazionali, artisti emergenti italiani e non. Anche se non si è addetti ai lavori o appassionati, bisognerebbe provare almeno una volta, perché questa è l’unica manifestazione che a Prato garantisce un’esperienza e molto spesso un’esperienza che rimane a lungo in circolo. Sul bella o brutta, ognuno poi decide per conto suo.

“Empire” è il nuovo spettacolo di Milo Rau, un regista pluripremiato che l’anno scorso portò a Prato gli attori bambini di  “Five easy pieces”. Quest’anno in esclusiva per l’Italia arriva con uno spettacolo i cui protagonisti sono “attori rifugiati dalla Grecia, Siria e Romania per raccontare storie di tragedia artistica e reale, di tortura, fuga, sofferenza, morte e rinascita riflettendo sulle radici culturali, il presente politico e il futuro del continente europeo”, spiega la nota di presentazione. Al Fabbricone, sabato 23 (ore 20) e domenica 24 alle 17. Biglietto 10 euro. Durante 120 senza intervallo.

Un’altra prima nazionale è “In many hands” di Kate McIntosh (12 settembre ore 19 e 23 settembre alle 16 e alle 20,30 al Metastasio, durata ’90, biglietto 10 euro, prenotazione obbligatoria). Un’esperienza tattile e sensoriale, un viaggio attraverso materiale che ci incuriosisce parecchio.

“From A to B via C” è invece una performance, anche questa in prima nazionale, della coreografa Alexandra Bachzetsis ispirata alla Venere allo specchio di Diego Velasquez, che questo dipinto qui. “In bilico fra danza, arti visive e teatro, a trasporre da un corpo all’altro nudità, movimento, sguardo e riflesso”, si legge nella nota. 24 settembre allo spazio K (via Santa Chiara) alle 21,30. Ingresso 10 euro.

Ci sembra una cosa parecchio interessante anche “Bang!” del coreografo francese Herman Diephuis. È una performance sulla paura, in prima nazionale anche questa, tradotta in “una esplorazione fisica non caricaturale e non aneddotottica”, assicura la presentazione. Al Metastasio il 26 settembre alle 20. Durante ’40. Biglietto 10 euro.

“Un lavoro che prende in prestito il testo di una canzone di Kurt Cobain e lo decostruisce sotto forma di 20 asciugamani di spugna e lo scompone graficamente”. Con queste premesse come non precipitarsi a vedere “Come as you are” di Jacopo Jenna in Lazzerini? Il 22 settembre alle 22,30. Biglietto 10 euro.

Maggiori info sul sito di Contemporanea.

Bonus
C’è un concertino molto verace in programma domani 20 settembre in piazza Mercatale 126. Al Beerlab suona infatti Fabrizio Ganugi, che è uno che mescola canzoni e comicità, tutto molto pratese ma in questo caso non è certo un deterrente.

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