"Il giocatore" - Foto Squeglia

Al Fabbricone arriva “Il Giocatore” di Dostoevskij riletto e adattato da Vitaliano Trevisan, tra le altre cose protagonista e co-sceneggiatore del film di Matteo Garrone “Primo Amore” (2004), per la regia di Gabriele Russo. Da giovedì 8 febbraio.

“La rilettura metaforica e contemporanea di Trevisan e la regia di Gabriele Russo, in bilico tra dramma e commedia – si legge nella presentazione – trasportano il romanzo in un’ambientazione atemporale. In questa atmosfera la figura della baboulinka ricorda quella odierna di una vecchina, sola, in preda al vizio del gioco; e il giocatore assomiglia a un giovane perso in un video poker”.

“Lo spettacolo è una catarsi non lineare in cui le storie del protagonista Aleksej e di Dostoevskij si fondono l’una nell’altra intrecciando tre diversi piani narrativi – prosegue la nota – da una parte c’è la vita dello scrittore indebitato a causa del gioco e con in pendenza un accordo con l’editore Stellovskij, nel quale c’è l’impegno a cedergli per nove anni i diritti delle sue opere, anche quelle future, nel caso non riesca a produrre un nuovo libro da dare alle stampe entro il novembre del 1866”.

“Il gioco non è solo l’oggetto centrale dell’opera, ma è presente in forma di metafora o di allusione ovunque – spiega Gabriele Russo – È nelle relazioni ossessive tra i personaggi, nei continui “rilanci” a cui le circostanze li costringono, nelle vane speranze a cui sono aggrappati e che li fanno stare sospesi; come si è sospesi quando si è in attesa che la pallina cada sul rosso o sul nero. Così si arriva alle analogie con l’oggi e con ciò che è il gioco d’azzardo nella nostra società – prosegue – quando vedremo la baboulinka o il giocatore perdere tutti i loro soldi al casinò, forse per un attimo ci dimenticheremo che si tratta dei personaggi di Dostoevskij e vedremo, più genericamente una vecchina, sola, in preda al vizio del gioco o un giovane compulsivo perso in un video poker”.

Biglietti da 10 a 17 euro. Biglietti last minute 8,5 euro. Da giovedì 8 a domenica 11 febbraio al Teatro Fabbricone. Orari: feriali  20,45, sabato  alle 19,30 e domenica alle 16.30.