Il 2020 comincia nel peggior modo possibile per l’aria di Prato. Secondo i dati raccolti da Arpat non c’è stato giorno dall’inizio dell’anno infatti che non siano stati superati i limiti giornalieri medi di PM10. Anche lo scorso anno, a gennaio 2019, la qualità dell’aria costrinse i Comuni della piana a prendere provvedimenti.

Questi i valori registrati dalle centraline di Prato e Pistoia negli ultimi giorni, con giorni che hanno anche triplicato il limite di 50 µg/m³. La centralina di via Roma da due giorni non fornisce dati. (Fonte: Arpat)

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4 gennaio
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6 gennaio

Il Comune di Montemurlo, Carmignano e infine anche Prato sono corsi ai ripari perché il valore ICQA (Indice di criticità per la qualità dell’aria) ha raggiunto la condizione 2 e quindi i Comuni toscani sono tenuti a prendere provvedimenti.

Introdotto dalla Regione nel 2016, “l’ICQA si basa sui valori delle concentrazioni di PM10 registrati dalle stazioni di fondo della rete regionale nelle Aree di Superamento e sulle previsioni meteorologiche relative alla capacità dell’atmosfera di favorire l’accumulo degli inquinanti nei bassi strati, fornite dal Consorzio LaMMA”, si legge sul sito Arpat.

Provvedimenti

Prato: Due ore di riscaldamento in meno, niente Euro 2 e 3

“A partire da oggi, martedì 7 gennaio, fino alla mezzanotte di venerdì 17 gennaio – si legge nella nota del Comune – il funzionamento degli impianti di riscaldamento domestico dovrà essere limitato da 12 a 10 ore giornaliere e sarà vietata la circolazione di veicoli diesel Euro 2 e Euro 3 nella ZTC”.

“Il Piano di Azione comunale in materia prevede l’emazione dell’ordinanza di restrizione in caso di raggiungimento del valore 2 dell’indice di elevata criticità per la durata di 10 giorni. Va specificato che  in caso di condizioni meteo favorevoli e di rientro nei valori l’ordinanza sarà revocata. Pertanto il periodo giornaliero consentito per il funzionamento degli impianti di riscaldamento alimentati a gasolio e a biomassa va ridotto da 12 a 10 ore, con l’esclusione di ospedali, cliniche o case di cura, scuole materne e asili nido. L’utilizzo di biomassa per il riscaldamento domestico è ammesso solo tramite impianti ad alta efficienza, fatte salve le abitazioni sdove non sono presenti sistemi alternativi di riscaldamento. E’ obbligatorio inoltre spegnere i motori in caso di sosta prolungata. E’ infine vietata la circolazione nell’area urbana della Ztc alle autovetture diesel Euro 2 e 3 (M1 non omologate Dir.98/69/CE e successive) e ai veicoli commerciali diesel Euro 2 per il trasporto merci N1, N2 e N3 identificati dal Codice della Strada all’art. 54 con portata fino a 35 quintali e oltre 35 quintali non omologati. Le eccezioni al divieto sono le stesse stabilite dall’Ordinanza 3783 del 2016 sulla circolazione dei mezzi più inquinanti. Le limitazioni alla circolazione saranno rese note anche attraverso i pannelli luminosi stardali del Comune di Prato. La Polizia Municipale effettuerà i controlli del caso per verificare il rispetto delle disposizioni.

Montemurlo: niente stufe e caminetti

“Il sindaco Simone Calamai ha firmato, oltre a quella in vigore dallo scorso ottobre, una nuova ordinanza che scatta da oggi 7 gennaio e resterà in vigore fino al prossimo 14 gennaio. Le nuove disposizioni vietano l’ accensione di legna in caminetti aperti e/o stufe tradizionali a legna, a meno che questi non siano l’unica fonte di riscaldamento dell’abitazione con l’esclusione delle aree non metanizzate”, si legge nella nota del Comune.

Carmignano: niente caminetti e stufe, comportamenti virtuosi

Anche a Carmignano scattano le misure restrittive per cercare di contenere e ridurre le emissioni di polveri sottili Pm 10 in atmosfera. Il sindaco Edoardo Prestanti, nell’ambito delle azioni di tutela della qualità dell’aria nelle aree urbane, ha firmato oggi un’ordinanza che vieta l’uso di biomasse (legna/pellet, etc) in caminetti e stufe, a meno che questi non costituiscano l’unica fonte di riscaldamento dell’immobile oppure siano utilizzate tramite impianti ad alta efficienza. L’ordinanza impone inoltre di spegnere il motore di motocicli ed automezzi in caso di file e/o soste prolungate. L’ordinanza sarà valida, salvo proroghe, fino a domenica 12 gennaio.