Sembrano non arrestarsi le nuove brillanti idee di locali in città, con imprenditori che riescono a proporre format sempre all’avanguardia e di qualità. Ha aperto pochi giorni fa Mag56, una realtà dallo stile metropolitano in via Arcangeli 56. Uno spazio non convenzionale sia nella struttura che nella proposta offerta alla sua clientela: ricavato all’interno di un vecchio capannone dove un tempo si trovava una storica pellicceria Sanesi.

Mag56 è un posto dai sapori internazionali, un vero e proprio viaggio all’interno di una città cosmopolita. I menù propongono una cucina di qualità che incontra la tradizione, un mix di gusti, sapori, profumi e sensazioni per un’esperienza davvero particolare per Prato. Mag56 è un luogo dalle mille facce: è il ristorante dove puoi sederti e mangiare con la famiglia, è un “kitchen bar” dove trovarsi insieme ad un gruppo di amici per fare un aperitivo, il raw bar dove assaporare le qualità dei migliori crudi o il cocktail bar dove assaggiare nuovi drink e infusi mixology preparati al momento da esperti bartender.

Ad accogliere i clienti un gigante e colorato volto di donna sorridente, un murales realizzato da uno studio di Hong Kong (ElsaJeandedieu Studio) che sintetizza la filosofia del locale: “accomodati e divertiti insieme a noi”. “L’idea – racconta il titolare Cosimo Lucchesini – è quella di non porre vincoli a chi verrà a trovarci: creare un luogo che trae ispirazione dai tanti viaggi che abbiamo fatto con la nostra famiglia nelle grandi città del mondo e dalla voglia di creare un netto punto di riferimento in una città pronta a guardare al futuro come Prato”.

Tutti i giorni ad esclusione del martedì, Mag56 apre alle 18,30 e propone un aperitivo alla carta: “vogliamo creare un format nuovo con piatti di qualità, assaggi di prodotti davvero particolari”. Ecco che al Kitchen Bar si può assaporare uno Yakitori di Polpo, un pata negra tagliato al coltello, un crispy gump o un rocher di Fassona, magari abbinandolo a Negroni del Chianti, fatto con bitter, tuscan old Tom Gin e un Vermouth prodotto a Gaiole in Chianti. Non scordiamoci poi del grande menù dedicato al crudo, il quale offre una vasta scelta di pescati, combinazioni di gamberi, ostriche e tartare sia di carne e pesce.

“Voglio che ogni persona si senta libera di entrare, di fare amicizia con gli spazi che mettiamo a disposizione e che si senta nella possibilità di poter passare la serata come meglio crede: cenare sul divano, fare un aperitivo esclusivamente di crudo con un cocktail, bere una bollicina e assaporare un pata negra y pan de tomato dopo lavoro o prenotare un tavolo di amici e condividere le portate”.

La proposta della cena si basa sulla convivialità trai commensali: per iniziare è possibile scegliere tra una serie di piatti “al pezzo”, piccole tapas per interagire tra commensali.Non a caso facenti capo alla categoria “Sharing”. Una ricca scelta di primi e di carni cotte all’interno del forno Josper, un’innovativa combinazione tra griglia e forno, che riesce a conservare il sapore e l’umidità negli alimenti che normalmente fuoriescono con i forni normali. E per chi vuole divertirsi a scoprire sapori nuovi può scegliere la formula “Chef, give me food!”, “una formula a cui mi sono ispirato frequentando alcuni locali negli Stati Uniti che dà la possibilità di affidarsi nelle mani della nostra cucina ad un prezzo fisso”. Anche nella carta dei vini non mancano di sorprese. Mag56 è un luogo di condivisione e continue sorprese: “uniamo la tradizione e l’innovazione, per una proposta davvero contemporanea”.