Il sindaco di Prato Biffoni, quello di Carmignano Prestanti, Puggelli, presidente della Provincia e sindaco di Poggio a Caiano, Fossi sindaco di Campi Bisenzio, Falchi sindaco di Sesto Fiorentino e Prestini, sindaco di Calenzano

“Oggi è il giorno in cui ripartiamo da zero e, tutti insieme, con unità di intenti, passiamo concretamente alla progettazione del Parco della Piana e delle opere che portino dei veri benefici a tutta la Piana, infrastrutture moderne, rispettose dell’ambiente, sostenibili e che finalmente risolvano e rispondano ai problemi che i cittadini quotidianamente sono costretti a sostenere nei loro spostamenti”.

Sono le parle con cui il presidente della provincia di Prato e sindaco di Poggio a Caiano Puggelli, il sindaco di Prato Biffoni, il sindaco di Sesto Fiorentino Falchi, il sindaco di Campi Bisenzio Fossi, il sindaco di Calenzano Prestini e il sindaco di Carmignano Prestanti hanno commentato nella conferenza di stamani, 14 febbraio, la sentenza con cui il Consiglio di Stato ha affossato il progetto per l’ampliamento di Peretola.

“Una sentenza, quella del Consiglio di Stato, giunta nella giornata di ieri (giovedi 13 febbraio), che ribadisce le posizioni da sempre sostenute dai sei sindaci, nel merito e anche nel metodo – si legge nella nota inviata ai giornali – Nel merito perché conferma ciò che il Tar aveva già accolto pochi mesi fa, e cioè il ricorso contro la Via e le 140 prescrizioni in essa contenute e la mancanza di adeguate soluzioni progettuali alle numerosissime criticità ambientali, ma anche nel metodo, perché affossa definitivamente anche un iter procedurale, quello adottato da chi avrebbe voluto un’opera ambientalmente insostenibile, che non ha rispettato correttamente i passaggi necessari che la legge prevede per infrastrutture di tale portata. Un passaggio della sentenza (par. 17) infatti, chiarisce come le criticità non riguardino solo la Via, ma anche la Vas (Valutazione Ambientale Strategica): “Tale, contraddittorio ed illogico esito della VIA ha poi contribuito anche l’assenza a monte di un valido procedimento di VAS” e che l’assenza di una corretta formulazione di una valutazione strategica in fase istruttoria, denoti la mancanza di un coerente quadro programmatico”.

“Da questo ne consegue che tutto il progetto della nuova pista dell’aeroporto di Peretola, non sostenuto né da una valutazione di impatto ambientale, né da una precedente valutazione strategica è da considerarsi ormai definitivamente decaduto e ne discende – si legge ancora nella nota della Provincia – che gli elementi di sostenibilità ambientale che devono essere tenuti in considerazione non possono che andare verso la soluzione da sempre prospettata dai sei sindaci”.

“Altro punto focale della sentenza del consiglio di Stato è quello che respinge l’attuale composizione dell’Osservatorio Ambientale, rappresentato solamente da Enac e da Toscana Aeroporti, soggetto gestore dell’aeroporto, e da cui erano stati esclusi i Comuni, tra cui due siti Unesco, impedendo alle amministrazioni di presentare i loro rilievi al progetto – prosegue la nota della Provincia – No dunque a un progetto inadeguato, sì e da subito al lavoro, per una soluzione che dica sì a infrastrutture moderne, sì al parco agricolo della Piana e sì a ciò che davvero serve ai cittadini”.