dialoghi sull'uomo 2020
Foto Laura Pietra - 2017

Il festival pistoiese Dialoghi sull’uomo 2020 è stato annullato, ma va in streaming a causa della pandemia da Covid-19.

Dialoghi sull’uomo va avanti, anche se in streaming: da inizio Marzo infatti gli organizzatori stanno pubblicando una serie di contributi di relatori e hanno organizzato conferenze in streaming a cui poter assistere nelle giornate del festival, dal 22 al 24 Maggio, sul tema I linguaggi creano il mondo.

Il programma delle tre giornate di Dialoghi sull’uomo 2020, che si terranno su Facebook, Youtube, Instagram e Twitter, è qui sotto.

Venerdì 22 maggio
Video del linguista Federico Faloppa sul tema Il linguaggio al centro di tutto

Se c’è stato un protagonista indiscusso nelle ultime settimane, oltre al Coronavirus, è stato il linguaggio. Pensiamo alle parole che hanno scandito questi mesi – fase 1, fase 2, contagio, distanziamento – alle parole a cui abbiamo dovuto abituarci, come le parole tecniche e scientifiche, nuovi termini, neologismi, parole che hanno assunto nuovi significati (piattaforma, positivo…), cambi semantici, termini stranieri… Il linguista Faloppa analizza come i nostri linguaggi siano cambiati in questi mesi e quanto ci dicano di cosa ci
sta succedendo.
Ore 18, lo scrittore Antonio Scurati terrà la conferenza I linguaggi della paura e del lutto. Mass media e letteratura in un’epoca d’angoscia in diretta streaming Facebook e YouTube.
Viviamo nel secolo e nel millennio aperto dall’attentato al World Trade Center. Da quel giorno l’immaginario mediatico e letterario occidentale è stato dominato dalla paura e dal lutto, in paradossale discrepanza rispetto a un’esperienza di vita ancora connotata da una
“normalità” pacifica, benestante e tendenzialmente edonistica. Anche il linguaggio della politica – per bocca dei “nuovi” leader populisti – ha incentrato il proprio discorso sulla paura a discapito della speranza, che era stata la sua stella polare nel secolo precedente. I crolli delle Torri gemelle e quelli di borsa non sono bastati a favorire la transizione della società occidentale dall’individualismo alla ritrovata centralità dei “destini generali”. La pandemia di questi mesi, attraverso una sorta di manovra a tenaglia, chiude la nostra psiche collettiva in una sacca psicotica, una sindrome da accerchiamento che ripropone la necessità di trovare un linguaggio finalmente capace di esorcizzare le nostre paure e di elaborare i nostri lutti.
Video dello scrittore e critico Bruno Arpaia in ricordo di Luis Sepúlveda
Il grande scrittore cileno, mancato da poco in Spagna dove viveva da molti anni, avrebbe
dovuto ricevere quest’anno a Pistoia la quarta edizione del Premio Internazionale Dialoghi
sull’uomo per aver testimoniato con i suoi romanzi e con il suo pensiero l’importanza e la
centralità del dialogo per lo sviluppo delle relazioni umane e contribuito a migliorare il dialogo e lo scambio interculturale. Il suo amico Bruno Arpaia, scrittore, critico e traduttore, gli dedica un commosso ricordo in questa occasione.

Sabato 23 maggio
Video del linguista Luca Serianni dal titolo Le parole della rinascita

Il linguista Luca Serianni ci parla di una parola centrale in questo momento della nostra vita: rinascita. Rinascita come ritorno di certi valori, ritorno a mitici periodi delle tradizioni: una parola per interpretare il senso di attesa che il mondo sta vivendo dopo la crisi globale che ci ha travolto. E dunque innanzitutto una rinascita sociale, il ritorno alla socialità dopo l’isolamento.
Ore 18, la scrittrice Chiara Gamberale terrà la conferenza Come parliamo quando parliamo l’amore? in diretta streaming Facebook e YouTube
Di che cosa parliamo quando parliamo d’amore? Si domandava Raymond Carver. Ma
soprattutto: come parliamo, quando parliamo l’amore? E non a caso, per dare un titolo a
quest’incontro, un verbo intransitivo per eccellenza, parlare, è usato al transitivo. Perché
quando ci innamoriamo – di una persona, di un’idea, di un figlio – cambia tutto: il nostro modo di pensare, di coniugare verbi e possibilità, di dire io, dire tu, dire noi, di guardare il mondo. Se è la letteratura a raccontare l’amore, dunque, è innanzitutto di questa voce nuova che deve rendere conto. Chiara Gamberale, da sempre interessata nei suoi romanzi a scavare nel mistero degli esseri umani e delle loro relazioni, accompagnata dalle pagine degli scrittori che più l’hanno segnata e ispirata, ci rivela perché ha e avrà sempre senso parlare d’amore.
Intervista al fotografo Sebastião Salgado di Roberto Koch
Una lunga intervista concessa in esclusiva a Dialoghi sull’uomo da uno dei più grandi fotografi al mondo, di cui è in corso a Pistoia la mostra fotografica Exodus. In cammino sulle strade delle migrazioni. Sebastião Salgado partendo dal suo appello per salvare gli
indigeni dell’Amazzonia dal Coronavirus, ripercorre il suo lungo e appassionato rapporto con questa parte del Brasile a cui da tanti anni dedica il suo lavoro e attenzione. Mai come in questa intervista si comprende come il suo sia uno sguardo antropologico, che lo ha sempre portato a occuparsi dei grandi temi legati all’essere umano e alla sua vita sul pianeta. Il racconto della preparazione delle sue spedizioni in Amazzonia, le difficoltà iniziali, il lavoro sul campo con gli indigeni, la felicità che ha provato a contatto con queste popolazioni prive di sovrastrutture, rendono questa testimonianza un documento straordinario.

Domenica 24 maggio
Video dell’italianista e scrittore Nicola Gardini: Le parole del dolore

La lingua del dolore tende sempre alle interiezioni, ma il dolore può parlare solamente quando chi lo vive riesce a dargli una sintassi, perché il dolore toglie il senso, e dargli delle parole significa capirlo. Se il vocabolario non basta si dovrà inventare delle metafore, dove la lingua delle convenzioni non arriva c’è la poesia: il dolore chiede di farsi letteratura.
Ore 18, l’antropologo Marco Aime e il giornalista e scrittore Gad Lerner: Parlare in tempi oscuri in diretta Facbook e YouTube.
Quando il linguaggio si impoverisce, come è accaduto nelle retoriche mediatiche e politiche degli ultimi anni, è perché il pensiero si è impoverito. Abbiamo tutti perso
qualcosa. Se il numero di parole usate diminuisce, si riduce anche il mondo in cui viviamo. Quando tutti pensano allo stesso modo, è perché si pensa poco. In un tempo che sta tracciando nuovi confini, nuove alterità e diversità, nuovi razzismi una riflessione sulla centralità del linguaggio per la convivenza e il dialogo.
For Sama – Alla mia piccola Sama, documentario diretto da Waad al-Kateab ed Edward Watts con password sulle piattaforme social dei Dialoghi sull’uomo 2020.
Premiato al Festival di Cannes come Miglior Documentario, ai BAFTA Awards come Miglior
Documentario e con una nomination al Premio Oscar–Miglior Documentario, questo
documentario è un viaggio intimo nell’esperienza femminile della guerra, una lettera d’amore di una giovane madre a sua figlia. Il film racconta la storia di Waad AlKhateab attraverso gli anni della rivolta di Aleppo, in Siria, quando si innamora, si sposa e dà alla luce Sama, il tutto mentre intorno esplode il conflitto.