L’artista Elena Mazzi sarà al Centro Pecci, lunedì 20 luglio alle ore 19.00 per un dialogo con la coordinatrice dipartimento educazione Irene Innocente e la curatrice Elena Magini.
La Mazzi sarà protagonista a Prato del laboratorio per ragazzi dai 12 ai 14 anni “Tra architetture e spazi interstiziali” dal 20 al 24 luglio, a cura del Centro Pecci, nell’ambito del progetto Vagabondi Efficaci. Seminare cultura per crescere insieme, di Oxfam Italia, sostenuto dall’Impresa sociale Con i Bambini e patrocinato dalla Regione Toscana.  Il workshop proporrà ai giovani una serie di esercizi sullo sguardo per comprendere, dopo il prolungato periodo a limitata mobilità, lo spazio che ci circonda, tra architettura e paesaggio.

Durante la serata si parlerà della pratica artistica della Mazzi e in particolare del lavoro Avanzi, progetto concepito per la residenza Guilmi Art Project e riproposto all’interno del progetto Extra FlagsXTRA FLAGS, la serie di bandiere d’artista commissionate durante il lockdown e issate sul pennone davanti al museo come segnale fisico di vitalità e resistenza.

Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

Elena Mazzi nasce nel 1984 a Reggio Emilia. Ha studiato Storia dell’Arte presso l’Università di Siena. Nel 2011 si è laureata in Arti Visive presso lo IUAV di Venezia. Ha trascorso un periodo di studi all’estero presso la Royal Academy of Art (Konsthogskolan) di Stoccolma.

La sua poetica riguarda il rapporto tra l’uomo e l’ambiente in cui vive, il modo in cui l’essere umano decide di operare in esso, apportando un cambiamento. Seguendo prevalentemente un approccio antropologico, questa analisi indaga e documenta un’identità sia personale che collettiva, relativa a uno specifico territorio e che dà luogo a diverse forme di scambio e trasformazione.