La nuova stagione teatrale pratese si divide in due “momenti”: il primo comincerà a ottobre e si concluderà a dicembre e comprende produzioni e anteprime assolute e nazionali. Qui come cambieranno le platee dei teatri pratesi.

Visti i cambiamenti apportati alle platee, gli abbonati non potranno conservare il posto ma potranno opzionare il posto per il “secondo momento” della stagione. Rimangono in vigore tutti gli sconti e le riduzioni dello scorso anno. Il Metastasio, ha detto il direttore D’Ippolito, introdurrà due novità: il biglietto sospeso, con una quota a carico del teatro, e anche dei giochi a premi attraverso i quali i partecipanti potranno accedere ad ulteriori sconti sui biglietti.

Il primo momento teatrale

8/11 ottobre – Fabbricone
Naufragium
di Sonia Antinoriregia Daria Lippi. Con Silvia Gallerano e con Sonia Antinori, Daria Lippi. Produzione Teatro Metastasio di Prato con Faa (Fabrique Autonome des Acteurs), Malte (Musica Arte Letteratura Teatro Etc.). Prima assoluta.

Affidato in scena a Silvia Gallerano e Daria Lippi, che firma anche la regia, “Naufragium” è un testo di Sonia Antinori dedicato agli anni della contestazione. Al riparo da tentazioni nostalgiche o reducistiche, il lavoro esplora le emozioni e le conseguenze di un fenomeno epocale attraverso gli occhi della generazione cresciuta in quegli anni. Un tentativo di ripensare la passione politica.

22/25 ottobre – MAGNOLFI
Tutta la vita
uno spettacolo ideato da Amor Vacui. Produzione La Piccionaia – Centro di Produzione Teatrale, Teatro Stabile del Veneto, Teatro Metastasio di Prato. Scrittura condivisa Lorenzo Maragoni, Andrea Bellacicco, Eleonora Panizzo e Michele Ruol. Ideazione e regia Lorenzo Maragoni, con Andrea Bellacicco e Eleonora Panizzo. Organizzazione Leila Rezzoli. Prima nazionale.

Questo nuovo lavoro di Amor Vacui, primo tempo di una trilogia che avrà come tema tre domande impossibili, si interroga sulla umana paura del cambiamento e su come sia possibile aprire un dialogo con la nostra parte più fragile e conservatrice. Ognuno può infatti affermare di essere la conseguenza della propria storia passata, della propria biografia, oppure può percepirsi come punto di partenza del resto della vita. Per passare dalla prima alla seconda modalità esistenziale è necessario cambiare

29 ottobre/1° novembre – METASTASIO
Don Juan – creazione a serata intera per sedici danzatori

Coreografia Johan Inger, musiche Marc Álvarez, dramaturggia Gregor Acuña-Pohl
danzatori Saul Daniele Ardillo, Estelle Bovay, Adrien Delépine, Martina Forioso, Clément Haenen, Arianna Kob, Philippe Kratz, Ina Lesnakowski, Ivana Mastroviti, Giulio Pighini, Sandra Salietti Aguilera, Roberto Tedesco, Hélias Tur-Dorvault, Thomas Franciscus Van De Ven, Serena Vinzio. Produzione Fondazione Nazionale della Danza / Aterballettocoproduttori Fondazione Ravenna Manifestazioni, Fondazione Teatro Regio di Parma, Teatro Stabile del Veneto Carlo Goldoni, Centro Teatrale Bresciano, Festival Aperto / Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, Teatro Metastasio di Prato, Festspielhaus St. Poelten, Fondazione Cariverona – Circuito VivoTeatro (Teatro Ristori di Verona, Teatro Comunale di Belluno, Teatro Salieri di Legnago, Teatro Comunale di Vicenza, Teatro delle Muse di Ancona), Associazione Sferisterio Macerata.

Un momento delle prove di Don Juan

16 danzatori di Aterballetto raccontano il mito paradigmatico di Don Juan nella coreografia di Johan Inger. Rielaborato a partire dalla commedia originale di Tirso de Molina, ma anche da Molière, Bertolt Brech, dall’opera teatrale di Suzanne Lilar e vari altri testi, lo spettacolo illumina in un atto unico il percorso di solitudine del leggendario seduttore come in un Kammerspiel, dove la danza è lente d’ingrandimento emozionale di caratteri e sentimenti.

4/8 novembre – FABBRICONE
Ottantanove
drammaturgia e regia Elvira Frosini e Daniele Timpano
con Marco Cavalcoli, Elvira Frosini, Daniele Timpano
produzione Teatro Metastasio di Prato in collaborazione con Kataklisma

ph Piero Tauro



Cosa resta 230 anni dopo la Rivoluzione Francese che ha cambiato tutta l’Europa fondando il mondo in cui viviamo? Elvira Frosini e Daniele Timpano, affiancati per la prima volta in scena da Marco Cavalcoli, scandagliano simboli e retoriche dell’apparato culturale occidentale fino ad arrivare all’osso dei suoi miti fondativi. Passato e presente, storia francese e storia italiana, modernità e postmodernità si sovrappongono nella loro nuova tagliente scrittura mettendo in crisi le nostre vite “democratiche” e l’immaginario legato al concetto di rivoluzione.

12/15 novembre – METASTASIO
Furore
dall’omonimo romanzo di John Steinbeck, adattamento di Emanuele Trevi
Un progetto di e con Massimo Popolizio con musiche eseguite dal vivo da Giovanni Lo Cascio. Produzione Compagnia Umberto Orsini e Teatro di Roma – Teatro Nazionale

foto di FEDERICO MASSIMILIANO MOZZANO

Massimo Popolizio si confronta con Furore, il capolavoro della narrativa americana, scritto da John Steinbeck nel 1939. Un one man show lirico ed epico che porta sul palco la dolorosa e sorprendente attualità della crisi agricola, economica e sociale che stritolò gli Stati Uniti in una morsa fra il 1929 e l’attacco a Pearl Harbor.

18/22 novembre – MAGNOLFI
Piacevoli Conversazioni con Ippolito Chiarello
– FANCULOPENSIERO STANZA 510 produzione Nasca Teatri di Terra
– CLUB27 produzione Compagnia La Luna nel Letto, Associazione culturale tra il Dire e il Fare
– MATTIA E IL NONNO produzione Factory compagnia transadriatica, Fondazione Sipario Toscana

Club 27

Il “progetto di conoscenza dell’artista” Piacevoli conversazioni fa approdare per la prima volta a Prato Ippolito Chiarello, attore, regista e drammaturgo pugliese ideatore del barbonaggio teatrale, pratica oramai conosciuta in tutt’Europa. In due serate nel salottino relax del Magnolfi, Chiarello converserà in libertà con il pubblico per presentare tre lavori del suo repertorio che ben identificano alcuni ambiti della sua ricerca: il primo, Fanculopensiero stanza 510, è lo spettacolo da cui nel 2008 ha dato vita al movimento del Barbonaggio Teatrale come strumento di diffusione, distribuzione e promozione del teatro, un successo ad oggi già replicato in tantissime piazze di città italiane e europee; il secondo, Club27, rivela ed esalta la sua grandissima passione per la musica; il terzo, Mattia e il nonno, identifica i bambini come una ‘fetta di pubblico’ da coltivare in sintonia.

26/29 novembre – METASTASIO
Giulietta di Federico Fellini
Adattamento teatrale di Vitaliano Trevisan (da un’idea di Valter Malosti). Uno spettacolo di Valter Malosti con Roberta Caronia. Produzione TPE – Teatro Piemonte Europa.

ph. Tommaso Le Pera

Nel centenario della nascita di Fellini, Valter Malosti affida all’intensa interpretazione di Roberta Caronia la ripresa di Giulietta, versione teatrale di un racconto a metà tra il soggetto e la sceneggiatura di Giulietta degli spiriti, unica opera narrativa di una certa consistenza pubblicata dal maestro. Con questo spettacolo, nel 2004, Malosti vince il Premio Hystrio per la regia e Michela Cescon il Premio della critica teatrale e l’Ubu come migliore attrice.

3/6 dicembre – FABBRICONE Progetto DAVANTI AL PUBBLICO ’20
Non tre sorelle di Enrico Baraldi
Con Alice Conti, Astrid Casali, Susanna Acchiardi, Dario Merlini, Ludovico Fededegni Collaborazione alla drammaturgia Francesco Alberici. Produzione Teatro Metastasio di Prato con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Prato
Progetto Davanti al pubblico 2020
Teatro Metastasio di Prato con Fondazione Toscana Spettacolo Onlus / Centro di Residenza della Toscana (Armunia Rosignano Marittimo – CapoTrave/Kilowatt Sansepolcro)
Prima assoluta – Produzione

Tre sorelle di Anton Cechov è un’opera sul tempo inteso come memoria ma soprattutto come distanza frapposta tra noi e un possibile futuro migliore, parabola dello scorrere del tempo nel quale ci si adagia e che prende il sopravvento sulle nostre aspirazioni personali. A partire dall’umanità evocata dal capolavoro di Cechov, nello spettacolo Non tre sorelle, il regista vincitore del bando Davanti al Pubblico 2020Enrico Baraldi chiama gli attori a parlare di sé per trovare il personaggio, percorrendo un sottile crinale tra narrazione biografica e immedesimazione. Sulla scena dati reali e frammenti del testo cechoviano si confondono per illuminarsi l’uno con l’altro e insieme rispondere alle domande: Cosa si frappone tra noi e la realizzazione di un sé migliore, più felice? Qual è il rimosso che ci impedisce di raggiungerlo? Perché non riusciamo a rinunciare all’inerzia e alla procrastinazione?

10/13 dicembre – METASTASIO
Pinocchio
fiaba tratta dal romanzo Le avventure di Pinocchio di Carlo Collodi
Riduzione per marionette su appunti di Eugenio Monti Colla
Marionettisti Franco Citterio, Maria Grazia Citterio, Piero Corbella, Camillo Cosulich, Debora Coviello, Carlo Decio, Cecilia Di Marco, Tiziano Marcolegio, Pietro Monti, Giovanni Schiavolin, Paolo Sette. Apprendiste marionettiste Veronica Lattuada, Michela Mantegazzavoci recitanti (edizione registrata nel 2020) Loredana Alfieri, Marco Balbi, Roberto Carusi, Maria Grazia Citterio, Piero Corbella, Carlo Decio, Teresa Martino, Lisa Mazzotti, Riccardo Peroni, Roberto Pompili, Gianni Quillico, Franco Sangermano, Giovanni Schiavolin, Lorenzo Schiavolin, Paolo Sette. Coordinamento voci Lisa Mazzottinuova produzione 2020 Associazione Grupporiani – Milano

La Compagnia Carlo Colla & Figli porta in scena una versione “per marionette” de Le avventure di Pinocchio di Carlo Collodi, uno dei capolavori della letteratura per i ragazzi, romanzo di formazione ma anche racconto fantastico. Con un copione realizzato ex novo, musiche originali, nuove marionette e scene, costumi e attrezzeria realizzati nei laboratori artigianali interni della Compagnia.

15/20 dicembre – FABBRICONE
Le Gattoparde – l’ultima festa prima della fine del mondo
Uno spettacolo Nina’s Drag Queensdi e con Alessio Calciolari, Gianluca Di Lauro, Sax Nicosia, Lorenzo Piccolo, Ulisse Romanò, regia Ulisse Romanò, drammaturgia collettiva guidata da Lorenzo Piccolo. Produzione Aparte Soc. Coop., Centro d’Arte Contemporanea Teatro Carcano, Teatro Metastasio di Prato, Emilia Romagna Teatro Fondazione. Produzione.

ph.valentina bianchi

Ispirandosi al romanzo di Tomasi di Lampedusa e al film di Luchino Visconti, con Le gattopardele Nina’s Drag Queens portano in scena un ragionamento scenico su Il Gattopardo e non un suo adattamento: un’invenzione in chiave drag che incornicia una piccola saga nel racconto della fascinazione per un mondo perduto e decadente, l’immutabilità del potere, il rapporto tra cultura e politica, i meccanismi oscillatori della memoria, il ruolo della bellezza nel nostro DNA di italiani.