Per una settimana, dal 6 al 13 marzo, i 105 punti vendita di Unicoop Firenze metteranno in vendita gli assorbenti con l’Iva al 4% invece che al consueto 22%.

La prima azione di “Close the gap – riduciamo le differenze”, la campagna pensata da Unicoop “per promuovere la parità di genere femminile e combattere le disparità – si legge in una nota – è l’adesione alla petizione “Stop Tampon Tax! Il ciclo non è un lusso” promossa dall’associazione Onde Rosa per tagliare l’iva sugli assorbenti.

Oltre alla vendita degli assorbenti con l’Iva al 4%, “verrà proposta una confezione particolare “special edition” che richiama la campagna contro la Tampon Tax per gli assorbenti della linea eco-sostenibile “Vivi Verde Coop”, che hanno già l’aliquota ribassata perché compostabili. Nei negozi Unicoop Firenze più grandi, infine – si legge nella nota – troverà spazio uno speciale allestimento dedicato alla campagna Riduciamo le differenze, per evidenziare motivazioni e contenuti dell’iniziativa della cooperativa per il contrasto delle disparità di genere”.

Il ciclo non è un lusso

La petizione “Il ciclo non è un lusso” è stata lanciata dall’associazione “Onde rosa” e chiede una cosa molto semplice, che gli assorbenti vengano considerati beni di prima necessità quali sono.

Quella che viene “Tampon Tax” è l’imposta Iva al 22% che in Italia grava “sui prezzi degli assorbenti, considerati come beni di lusso – si legge nella petizione – Avere il ciclo non è un lusso nè tantomeno una scelta e gli assorbenti non sono un accessorio ma una necessità per ogni donna. Chiediamo che la Tampon Tax sia abbassata al 4% e che quindi gli assorbenti vengano considerati beni di prima necessità”.

Francia, Inghilterra, Belgio e Olanda hanno già ridotto l’aliquota, Canada, Irlanda e l’India l’hanno abolita e la Scozia, per prima, fornirà gratuitamente gli assorbenti alle sue cittadine. L’Italia invece, secondo il Global Gender Gap Index sui temi dell’equità di genere, figura al 76esimo posto tra i 153 censiti e al 17esimo sui 20 dell’Europa Occidentale (peggio di noi solo Grecia, Malta e Cipro).

«Integrazione ed uguaglianza sono valori imprescindibili per Unicoop Firenze – dicono dalla cooperativa – sono parte della nostra ragion d’essere ed il tema della disparità di genere da noi è sempre stato affrontato con azioni concrete. Oggi sosteniamo la petizione “Stop Tampon Tax! Il ciclo non è un lusso” sulla piattaforma Change.org promossa dall’associazione Onde Rosa per tagliare l’iva sugli assorbenti e dal 6 al 13 marzo iniziamo per primi a ridurre questa aliquota. Uniamo così una iniziativa concreta ad un atto simbolico: non si comprende infatti la differenza che si riscontra tra la tassazione dei prodotti di igiene e cura e il perché gli assorbenti femminili, bene tutt’altro che di lusso, subiscano un’iva del 22%, al pari di articoli di abbigliamento, sigarette, vino, che non sono considerati di prima necessità».

Firma la petizione

La campagna ha ricevuto l’adesione anche della Regione Toscana, specialmente delle donne della giunta regionale.

«Ho aderito subito all’iniziativa – ha detto la vicepresidente della Regione Toscana Stefania Saccardi – Questa è una battaglia politica e culturale. Ci sono Paesi come la Scozia o l’Irlanda in cui i prodotti necessari all’igiene femminile sono distribuiti addirittura gratuitamente nei bagni di scuole, università e posti di lavoro. In altri, come Francia, Spagna, Regno Unito, Olanda e Belgio, la tassazione si aggira sul 5%. In Italia non accade niente di tutto questo. E allora Tampon Tax sembra proprio misurare il peso di una discriminazione ancora imperante nei confronti delle donne. Anche per il nostro Paese è venuto il momento di affrontare con decisione il problema e questa mozione rappresenta un primo ma importante passo per sensibilizzare e contribuire concretamente al tema che riguarda quel sacrosanto diritto che si chiama equità e pari opportunità».

«Oggi sosteniamo questa iniziativa, che è a mio avviso una battaglia di civiltà e per l’uguaglianza, perché non trovo accettabile che sugli assorbenti femminili ci sia l’iva al 22% come sui beni di lusso, come se non fossero beni di prima necessità. Ringrazio Coop per aver lanciato questa campagna, che appoggio convintamente: si tratta di abbattere le disuguaglianze in un momento, come questo della pandemia, che ha messo ancora di più in difficoltà le donne, su cui ricade il peso della crisi sanitaria ed economica. Invito tutti a firmare: credo che i tempi siano maturi perché anche gli assorbenti femminili abbiamo la riduzione dell’iva» ha detto Alessandra Nardini, assessora all’istruzione e alle pari opportunità della Regione Toscana.

«La tassazione al 22% sugli assorbenti femminili aumenta le differenze di genere, ma non solo. Incide anche sui bilanci familiari e ci fa capire quanto sia necessario un cambiamento. E’ giunto il momento che le donne abbiano un ruolo centrale, l’iva al 22% sugli assorbenti è una piccola cosa, ma è indicativa di come la società non abbia ancora ancora compreso elementi basilari che circondano e riguardano le donne. La campagna di Coop è l’inizio di un cammino, che mi sento di sostenere e di diffondere» ha aggiunto l’assessora al sociale Serena Spinelli.

«Ringrazio Coop e sono felice perché non è la prima volta che appoggio una iniziativa della cooperativa, segno della sensibilità che la contraddistingue. La campagna Stop tampon tax è apparentemente un elemento marginale ma l’iva al 22 % sugli assorbenti femminili è un tratto che ci fa capire come il nostro Paese guarda, o meglio non guarda, al potenziale delle donne. Ricordo inoltre che anche fra gli obiettivi dell’Agenda 2030 la parità di genere ha un ruolo centrale, perché senza parità di diritti non ci può esserci né sviluppo, né sostenibilità, né tanto meno equità. Per questo c’è necessità a tutti i livelli di misure di sostegno forti perché le donne possano conciliare lavoro e famiglia» ha sottolineato Monia Monni, assessora all’ambiente della Regione Toscana.