cambio
Foto Margherita Villani

Apre al pubblico oggi, 15 maggio, la nuova mostra multidisciplinare del Centro Pecci. “Cambio”, questo il nome del progetto dei designer Studio Formafantasma, “è un progetto espositivo nato da una ricerca sulla governance dell’industria del legno”. La mostra sarà visitabile fino al prossimo 24 ottobre.

“Cambio”, si legge nella nota introduttiva, “evidenzia il ruolo cruciale e la responsabilità del design nei confronti dell’ambiente. Il futuro del design può e deve tentare di tradurre l’emergente consapevolezza ambientale con risposte informate e collaborative attraverso una rinnovata comprensione della filosofia e della politica degli alberi”.

Il lavoro dello studio Formafantasma “offre una riflessione sul ruolo degli alberi intesi come fonti di informazione, sensori dei cambiamenti climatici globali, ma anche come soluzione a questi cambiamenti, per la loro capacità di assorbire anidride carbonica. Gli alberi inoltre, o meglio la loro vulnerabilità ai fenomeni metereologici intensi dovuta allo sfruttamento eccessivo delle foreste e alle monocolture, rappresentano un avvertimento che segnala i danni di uno sviluppo insostenibile”.

Il percorso espositivo, diviso in quattro sezioni, “presenta dati e ricerrche sotto forma di interviste, installazioni e video realizzati da Formafantasma in collaborazione con esperti del settore”. E poi “Campioni di legni estinti e esposti alla Grande Esposizione del 1851, mobili e sedute disegnate da Studio Formafantasma e realizzati da un unico albero sradicato dalla tempesta Vaia che nel 2018 ha colpito il Nord Italia, e l’inedito confronto con la pluriennale ricerca di Giuseppe Penone sugli alberi, sono solo alcuni dei lavori presenti nella mostra di Prato. Il percorso espositivo è avvolto dall’installazione “olfattiva” realizzata dalla ricercatrice e artista Sissel Tolaas – si legge nella nota – capace di evocare l’odore del legno appena tagliato e della flora della foresta della Val di Fiemme”.

La mostra, originariamente iniziata e organizzata dalla Serpentine Gallery, è stata curata da Hans Ulrich Obrist e Rebecca Lewin a Londra, e con Cristiana Perrella al Centro Pecci.

Altre info sul sito del Centro Pecci.