contemporanea festival 2021

Contemporanea 2021 continua la riflessione sul tempo che stiamo vivendo e dopo “vivere al tempo del crollo” (2019) e “L’imprevedibilità del prevedibile! (2020), presenta la nuova edizione accompagnandola con lo slogan “Il futuro entra in noi molto prima che accada”.

“Contemporanea Festival 2021 è dunque un momento di costruzione, inclusione, incontro, sviluppo creativo necessario per delineare future traiettorie, relazioni, luoghi, strategie per la ricerca di nuovi spazi di progetto – si legge nella presentazione –

Un’edizione più provocatoria, problematica e aggressiva di quelle appena passate.

In Contemporanea 2021 si va dall’idea di sfida al potere patriarcale e della libera scelta dell’assegnazione ai meticolosi omicidi di belle e polpose ciliegie; dalla riflessione fisica della filosofia di Leibniz alle domande esistenziali, legali e psicoanalitiche legate al fenomeno del motion capture. Si interroga sulle comuni percezioni della vita dopo la morte, vuole decostruire metaforicamente il mito della Vergine Maria e smantellare i codici di proprietà e di dominazione sessuale, pro e contro il capitalismo. C’è la rivisitazione delle modelle iper-sensuali protagoniste dei video delle canzoni hip-hop di fine anni ’90 e inizio 2000 per arrivare a temi attuali e discussi come le nuove forme di femminismo e di misoginia nella cultura hip-hop oppure al femminismo ispirato agli elementi rivoluzionari dell’estetica del punk-rock. C’è un ritorno al paese natio per l’ultimo saluto al padre morente e lo studio dei piccoli paesi, del violento maschilismo e razzismo che li guida, la dimostrazione di come la debolezza umano possa trasformarsi in aggressività o come i casting trasformino vite intere in forme di spettacolo. E molto altro ancora.

Il programma cronologico

17 settembre, Teatro/Giardino Fabbrichino, ore 18.00
COMPAGNIA TPO
ANGUANA NAPEE 

Le ninfe sono personificazioni della creatività e fertilità della natura, il più delle volte identificato con il deflusso vitale dei corsi d’acqua, dalle loro unioni con mortali nascono semidei ed eroi. La natura delle Ninfe corrisponde all’ambito della potenza divina dell’Αἰδώς (Pudore), dunque alla riservatezza e allo stupore di fronte a ciò che è immacolato e quindi silenzioso.  Le Napee sono le ninfe dei prati, delle acque, delle montagne, amano la dolce solitudine dei luoghi selvaggi ma a volte concedono il loro amore a qualche fortunato essere umano. Le Napee appartengono a luoghi segreti dove la bellezza si può scoprire, ma non possedere, si accoppiano con uomini o donne di loro spontanea volontà. Nello spettacolo, allestito al crepuscolo nel giardino del teatro Fabbrichino una Ninfa con sembianze di essere immortale appare ad un satiro e da qui si sviluppa un amore impossibile, un distacco, una narrazione.

17 settembre, Ex Cinema Excelsior, ore 19.00
Teresa Vittucci
HATE ME, TENDER

In Hate me, tender l’artista Teresa Vittucci lavora sull’ambivalenza della figura della Vergine Maria, che da un lato incarna la madre gentile e addolorata, la donna compassionevole, la più santa di tutte le sante, dall’altro è criticata dal movimento femminista perché archetipo di molti stereotipi femminili. La pièce è una decostruzione metaforica di un argomento sensibile e prettamente politico come lo sgretolamento del mito della Vergine Maria, che rende vani 2000 anni di cattolicesimo, ma anche lo smantellamento dei codici della proprietà e della dominazione sessuale, pro e contro il capitalismo.

17 settembre, Teatro Magnolfi, ore 20.30
Eva Meyer-Keller
DEATH IS CERTAIN

Ispirandosi alle fiabe in cui gli oggetti prendono vita consentendo la proiezione di esperienze e fantasie, in Death is certain la performer tedesca Eva Meyer Keller trasforma alcuni strumenti culinari di uso quotidiano in potenziali armi e elabora un ampio ricettario per meticolosi omicidi di belle e polpose ciliegie, tra cappi, esplosioni, schiacciamenti, folgorazioni e spellamenti. Trentasei mini scenari di tortura ed esecuzione per un metodico e crudele assassinio che converte piccoli gesti quotidiani in atti sadici al limite tra orrore, divertimento e riflessione.

17 settembre, Teatro Fabbricone, ore 21.30
Compagnie Non Nova – Phia Ménard 
SAISON SÈCHE

Attingendo alla danza, alle arti plastiche, al teatro e al cinema antropologico, Phia Ménard conduce sette danzatrici in un universo proteiforme immerso nel cuore delle lotte contro gli standard e delle rivendicazioni di identità libere. La scena di Saison Sèche è un’architettura, uno spazio bianco, asettico come il candore, all’interno del quale i corpi delle sette donne lottano, fremono, battono i piedi e si contraggono dando vita a un nuovo rituale poetico che nutre l’idea di sfida al potere patriarcale e la libera scelta dall’assegnazione dei generi.

18 settembre

18 settembre, Teatro/Giardino Fabbrichino, ore 17.00
Compagnia Tpo – ANGUANA NAPEE – Replica

18 settembre, Teatro Magnolfi, ore 17.30
Eva Meyer Keller – DEATH IS CERTAINReplica


18 settembre, SpazioK, ore 18.30
Maniaci d’amore
SIEDE LA TERRA

Siede la terra è uno spettacolo corrosivo e sorprendente sui meccanismi velenosi dei piccoli paesi, sul violento maschilismo e razzismo che li guida ma soprattutto su chi conduce la narrazione di un luogo e dunque su chi ne detiene il potere.

18 settembre, Teatro Fabbricone, ore 20.00
PHIA MÉNARD – SAISON SÈCHEReplica


18 settembre, Ex Cinema Excelsior, ore 22.00
Viktor Cernicky
PLI

In bilico tra danza, circo, la performance di Viktor ČernickýPLI è una riflessione fisica della filosofia di Leibniz, un lavoro di costruzione, decostruzione e ricostruzione schizofrenica dell’Universo. In una piccola scena vuota, ventidue sedie da conferenza diventano la metafora fisica delle illimitate dinamiche umane, dove pazienza e impegno trasformano anche i più comuni oggetti in incredibili opere di architettura, sia che si tratti di composizione dello spazio che del design dei nostri pensieri.

19 settembre

19 settembre, Teatro/Giardino Fabbrichino, ore 17.00
COMPAGNIA TPOANGUANA NAPEEReplica

19 settembre, Teatro Magnolfi, ore 17.30
EVA MEYER KELLER – DEATH IS CERTAINReplica

19 settembre, Teatro Metastasio, ore 19.00
Luna Cenere
ZOÉ

Zoé – appunti sulla nuda vita è una coreografia di Luna Cenere che costruisce uno spazio in cui una piccola comunità di corpi è riportata al grado zero della vita. Uno spazio di ‘riflessione’ sul corpo e sull’esistenza che nella sua nudità si offre allo sguardo, umana, animale, spersonalizzata, acefala. Una scrittura sui corpi e dei corpi che diventa declinazione di forme e significati della nuda vita e da cui emergono domande di tipo politico, sociale, culturale strettamente legate al tema del corpo contemporaneo.

19 settembre, spazioK, ore 20.30

Elisabetta Lauro
REGENLAND Elogio del buio

L’assolo della coreografa Elisabetta Lauro Regenland, che potrebbe essere tradotto dal tedesco come paese della pioggia, è un Elogio del buio che affronta il tema della sovraesposizione alla luce fisica e metaforica, un rito di esfoliazione che rivela l’invisibile addentrandosi in profondità nelle crepe dell’essere, nel punto più buio, dove sorge la luce. Una danza che riflette lo scenario emotivo di un immaginario interiore dove toni plumbei e zone di penombra non hanno nulla di malinconico, triste o nostalgico, ma indicano il desiderio di celebrare il caos, affrontare le piccole morti, addentrandosi nelle crepe dell’essere.

19 settembre, Ex Cinema Excelsior, ore 22.00
Lenio Kaklea
CHOSEN PORTRAITS

Utilizzando la tecnica del montage, l’assolo Chosen Portraits della danzatrice e coreografa Lenio Kaklea è il ritratto di una città, Aubervilliers, ricostruito attraverso le abitudini dei suoi abitanti, è un paesaggio di gesti e abitudini – invisibili, sociali o intimi – che costituiscono una città. Sul palco, la coreografa riorganizza e riassembla la stratificazione delle rappresentazioni del corpo a partire dalle attività di persone osservate in quella periferia parigina, in uno spettro di gesti abituali che vanno dall’ascolto della musica alla boxe, dalla preghiera al pesarsi o al piacere di praticare Zumba. La scena è quella della società segnata dalla mutazione – globalizzazione, immigrazione, neoliberismo, cambiamento climatico – dove tutto è diventato sfruttabile – forza lavoro, aspetto, origini, sesso.

23 settembre

23 settembre, Teatro Fabbrichino, ore 19.00
Oscar De Summa
L’ULTIMA EREDITÀ

L’ultima eredità è un appassionato monologo di Oscar De Summa che racconta la storia di un doppio viaggio, geografico ed emotivo. È il viaggio del protagonista verso il paese natio per l’ultimo saluto al padre morente e contemporaneamente è il suo percorso di ritorno verso l’infanzia e l’adolescenza da cui era fuggito. È una presa di coscienza del fatto che la vita ha senso solo se posta in contrappeso al mistero indescrivibile ed ineluttabile della morte, di fronte a cui tutto acquista un altro peso e si riallinea con una certa percezione profonda del mondo. L’ultima eredità è quel senso di appartenenza alla vita che ristabilisce la scala dei valori prioritari.

23 settembre, Ex Cinema Excelsior, ore 20.30
Kronoteatro e Maniaci d’amore

LA FABBRICA DEGLI STRONZI  

Lo spettacolo trascina lo spettatore in un mondo isterico, meschino, fatto esclusivamente di vittime. Qui la colpa di ogni sofferenza, frustrazione e sventura è sempre attribuita a qualcun altro. Con livido umorismo e qualche baluginio di tenerezza, quattro attori, in un turn over di personaggi, danno vita a uomini e donne infelici, arrabbiati, che non sanno dare un nome alla loro frustrazione. Lo stile sospeso, surreale, dei Maniaci d’Amore si sposa, così, con quello abrasivo, amaro, di Kronoteatro, in un lavoro originale che esplora il gusto tutto contemporaneo di riconoscersi non in chi agisce ma in chi subisce, la gara popolare a chi sente di bruciare di più nell’inferno che sono gli altri.

23 settembre, spazioK, ore 22.00
Francesca Foscarini

PUNK. KILL ME PLEASE

Per la creazione di Punk. Kill me please, l’indagine della coreografa Francesca Foscarini e del drammaturgo e coreografo Cosimo Lopalco nasce dalla fascinazione per il fenomeno del punk-rock, per gli elementi rivoluzionari della sua estetica e per la leggendaria e tragica relazione tra Sid Vicious e Nancy Spungen, coppia iconica della corrente britannica. Il lavoro dà vita a due corpi femminili, soggetti a trasformazioni continue; due corpi autogeneranti e onnipotenti, sensuali e appassionati, buffi e mostruosi che, condividendo la stessa rabbia e passione per la vita, si ergono a paladini di ribellione e follia, amore e uguaglianza. Un manifesto vivente di femminismo, coraggio, forza, ironia e libertà.

24 settembre

24 settembre, Teatro Fabbrichino, ore 19:00
Oscar De SummaL’ULTIMA EREDITÀ Replica

24 settembre, Contemporanea Bistrot, dalle ore 20.00 alle 23.00
Schools of Met
trasMETtere voci

Le ragazze e i ragazzi di School of Met sono gli autori di due podcast realizzati a partire da una serie di interviste sulla salute mentale e i diritti in carcere a coetanei, conoscenti e perfetti sconosciuti. Coordinato dal giornalista e scrittore Graziano Graziani, il gruppo ha voluto approfondire due delle tematiche emerse durante questo anno di studio e approfondimento, dando voce alla cittadinanza, con domande semplici ma spiazzanti. I podcast potranno essere ascoltati in un suggestivo angolo del giardino di Palazzo Buonamici allestito con sdraio, cuscini e cuffie wireless che permetteranno agli spettatori di connettersi con le voci e le riflessioni dei ragazzi e delle ragazze. L’emittente web Fango Radio seguirà lo sviluppo dei podcast e curerà la loro rielaborazione nella forma ibrida di un dj set dal vivo e in diretta streaming.

24 settembre, Teatro Fabbricone, ore 20.30
Elisa Pol
WALKING MEMORIES

Walking Memories è una performance di gesti e di parole sulla montagna e sul mondo dei ricordi e della dimenticanza, un lavoro di e con Elisa Pol chein dialogo con Raffaella Giordano, riflette sulle corrispondenze tra paesaggio e individuo, tra gli spazi, le trame, gli odori e i suoni dei luoghi e i loro intimi riflessi interiori nell’animo umano. “L’essere-nel-mondo è una condizione aperta, porosa, disponibile ad accogliere ciò che arriva dal di fuori. Tutto ciò di fatto riverbera dentro di noi e parla ai nostri spazi interiori, ci costituisce e forma quello che siamo e la nostra memoria. Sono convinta che la corrispondenza tra interno ed esterno, in questo specifico il paesaggio montano, sia intrecciata profondamente, qualcosa di fondante dell’esperienza di stare al mondo”.

24 settembre, spazioK, ore 22.00
Simon Senn
BE ARIELLE F

Per alcune sperimentazioni legate al motion capture, l’artista ginevrino Simon Senn ha acquistato su 3dscanstore.com un avatar digitale nudo modellato sul corpo di una donna inglese in carne e ossa, che per poche decine di dollari ha venduto la propria immagine tridimensionale al sito. Nella performance in forma di conferenza/spettacolo Be Arielle F, il narratore e demiurgo simultaneo Senn, mentre abita quel corpo grazie alla realtà virtuale, dialoga con la giovane donna ponendosi domande esistenziali, legali e psicoanalitiche legate a questa esperienza.

25 settembre

25 settembre, Sala Consiliare Palazzo Banci Buomanici, dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle ore 15.00 alle 18.00
Incontro pubblico “Scritture del dopo”
a cura di Lorenzo Donati, Maddalena Giovannelli, Rodolfo Sacchettini e Alessandro Toppi 

Il teatro come rifletterà il presente?. Attraverso quali silenzi, frasi e immagini, con che forme drammaturgico-visive, privilegiando quali trame e storie? E per provare a dirci davvero cosa? Ce lo chiediamo in un incontro durante il quale, senza mai smettere di pensare al palco e ai corpi degli attori, porremo in relazione creatori e creatrici di narrazioni differenti perché si confrontino sui doveri e le urgenze, e sulle possibilità e l’importanza delle parole e della scrittura. Lo faremo dando vita a un confronto diviso in due parti. La prima, durante la quale chiederemo a chi opera altrove dalla scena – generando podcast e sceneggiature cinematografiche, pagine di letteratura o di poesia, docu-serialità televisiva, testimonianza fotografica – come racconta ciò che racconta: le modalità produttive e lo stile, le urgenze soggettive e la scelta di un argomento o di un tema, le modalità di fruizione e le incertezze, i fallimenti e le conquiste che sempre appartengono a un processo compositivo ed artistico. I loro discorsi diverranno quindi la premessa e l’oggetto di partenza di una tavola rotonda pomeridiana in cui le drammaturghe e i drammaturghi presenti – intrecciando vocazioni e percorsi, opere e identità, i copioni che hanno già scritto e quelli che vorrebbero scrivere – discuteranno del loro modo di dire, adesso, sulla scena.

Interventi di: Maurizio Braucc, Paolo Bernardelli, Jonathan Zenti, Michele Lapini, Mimmo Borrelli, Michele Santeramo, Rita Frongia, Chiara Lagani, Valentina de Simone, Diego Vincenti

25 settembre, Teatro Fabbrichino, ore 19:00
OSCAR DE SUMMAL’ULTIMA EREDITÀReplica

25 settembre, Contemporanea Bistrot, dalle ore 20.00 alle 23.00
SCHOOL OF METtrasMETtere voci

25 settembre, Teatro Metastasio, ore 20.30
Tabea Martin
FOREVER

Frutto di un intenso periodo di conversazioni con bambini attorno ai temi di vita e morte, finitezza e immortalità, con Forever la coreografa svizzera Tabea Martin tematizza giocosamente le comuni percezioni della vita dopo la morte e il desiderio finale di una vita infinita. La scena, danzando sul filo tra comico e tragico, celebra la vita giocando alla morte in un mondo dove antiche divinità e creature vengono rianimate dalle fantasie dei bambini. Attraverso libertà, ingenuità e fantasia proprie dell’immaginario infantile lo spettacolo rappresenta in modo poetico il carattere effimero della nostra esistenza.

25 settembre, Ex Cinema Excelsior, ore 22.00
Associazione Arrevuoto Teatro
CASTING

Casting per un film dal Woyzeck nasce dall’incontro tra la creazione registica di Annalisa D’Amato e l’idea drammaturgica dello scrittore e sceneggiatore Maurizio Braucci. In scena, un gruppo trasversale – di attori professionisti e ragazzi napoletani – conduce lo spettatore attraverso un racconto a più livelli, in cui si osserva come il casting sia diventato luogo, oggi sempre più cercato e diffuso, in cui vite intere si trasformano in forme di spettacolo: “Lo sfoggio di autenticità si è dimostrato un valore particolarmente redditizio”, come intuiva Mark Fisher nel suo Realismo Capitalista, testo cardine di questo lavoro. Lo spettacolo si arricchisce dello sguardo fotografico di Thierry Arensma, autore di foto di scena e ritratti.

26 settembre

26 settembre, Giardino Palazzo Buonamici, dalle ore 11.30 alle 13.00
Incontro pubblico
LUNCH BREAK CON CASTING

Nel marzo 2021 School of Met ha dialogato con Maurizio Braucci e la regista Annalisa D’Amato a partire dallo spettacolo Casting per un film dal Woyzeck, in cui si osserva come il casting delle vite trasformate in forme di spettacolo sia diventato una pratica oggi sempre più cercata e diffusa. Sono le parole distopiche e visionarie di Realismo Capitalista di Mark Fisher testo cardine del lavoro di D’Amato/Braucci – ad aver messo in connessione la compagnia di giovanissimi attori con le ragazze e i ragazzi di Prato che getteranno ponti tra gli artisti e il pubblico in un incontro in cui sarà possibile conoscere i protagonisti dello spettacolo andato in scena la sera prima presso l’ex cinema Excelsior.

26 settembre, Teatro Fabbricone, ore 18.30
Boris Charmatz
infini

Il coreografo Boris Charmatz continua a scavare in maniera sempre più radicale il rapporto organico e conflittuale tra la natura finita del corpo e la moltiplicazione dei numeri, usando l’infinito come punto di partenza delle sue indagini. Oggetto filosofico e matematico allo stesso tempo, pura astrazione e pilastro della realtà, l’infinito è per sua natura un concetto proliferante, la cui essenza è troppo grande da afferrare. Nel tentativo di dar forma a questo “infinito turbolento”, Boris Charmatz crea un ipnotico conto alla rovescia – da 120 allo 0 – interpretato da sei inesauribili ballerini risucchiati da una cacofonia di numeri parlati, gridati e cantati che accompagneranno lo spettatore fino alla fine dello spettacolo. Il tempo, gli anni, i minuti, i fatti storici, la storia dell’arte, i gesti quotidiani, l’amore, la morte e il sesso, sono gli elementi che danno vita a una forma molecolare di danza – un mosaico spezzato e in continua mutazione che diffrange, disperde e condensa.

26 settembre, Contemporanea Bistrotdalle ore 20.00 alle 23.00

SCHOOL OF MET

trasMETtere voci

26 settembre, Teatro Metastasio, ore 20.30

CHERISH MENZO

JEZEBEL

Jezebel è una performance di danza di Cherish Menzo ispirata alla figura delle video vixen, le modelle iper-sensuali protagoniste dei video delle canzoni hip-hop di fine anni ’90 e inizio anni 2000. L’immagine delle “hip hop honeys” o “video girls” riproposta costantemente da quel genere di filmati è quella di un modello oggettivato a totale disposizione di una cultura dominata dagli uomini. Ora Jezebel cerca il suo riscatto e rifiuta di essere definita dagli altri e naviga nel paesaggio della cultura hip hop, alla ricerca di modi per recuperare la propria immagine.

Biglietti di Contemporanea 2021

€ 15,00 (ridotto € 10,00) –  FOREVER* | JEZEBEL* | SAISON SÈCHE* | infini*

€ 10,00 (ridotto € 7,00) – ZOÉ* | WALKING MEMORIES* | DEATH IS CERTAIN*** | L’ULTIMA EREDITÀ*** | HATE ME, TENDER*** | PLI*** | CHOSEN PORTRAITS*** | LA FABBRICA DEGLI STRONZI*** | CASTING per un film dal Woyzeck***

€ 7,00 (ridotto € 5,00) – SIEDE LA TERRA*** | REGENLAND – Elogio del buio*** | PUNK. KILL ME PLEASE *** | BE ARIELLE F***

€ 6,00
 – ANGUANA NAPEE***

*** prenotazione obbligatoria
* prenotazione consigliata

BIGLIETTO RIDOTTO perunder 25econvenzioniTeatro Metastasio

RIDUZIONE ABBONATI STAGIONE 21/22 (-50%)


Per acquistare i biglietti qui.

Contemporanea Festival 2021 è stata presentato il 10 settembre al Fabbricone. Erano presenti il direttore artistico Edoardo Donatini, il presidente del Met Massimo Bressan, il nuovo direttore del Met Massimiliano Civica, l’assessore alla cultura del Comune Simone Mangani e i rappresentanti di Regione e Provincia.