piscina iolo

Cos’hanno in comune Robert Downey Jr, l’attore di Iroman, e la frazione di Iolo?

La risposta è “un raro e innovativo sistema di costruzione”. La piscina pubblica della frazione e la nuova futuristica abitazione dell’attore americano sono infatti costruite con lo stesso sistema, chiamato “Binishell”, a quasi cinquant’anni di distanza l’una dall’altra.

Celebrate dagli appassionati di architettura, le cupole “Binishell” sono da anni al centro di una vera e propria riscoperta come sistema di costruzione poco dispendioso e sostenibile ma anche perché espressione di un contributo centrale dell’Italia al campo dell’architettura.

A questo si deve probabilmente l’articolo che Domus, una delle più importanti riviste del settore, ha dedicato alla piscina pubblica di Iolo, progettata dall’architetto Marco Meozzi nel 1976, che attende la costruzione della nuova piscina olimpionica che dovrebbe proiettare Prato tra le città più attrezzate del settore.

La piscina di Iolo

Oggi il colore è praticamente sparito, ma all’epoca della sua costruzione la piscina di Iolo era qualcosa di coloratissimo e pop, con una cupola a strisce gialle e arancioni. I pratesi l’hanno frequentata molto e continuano a farlo mentre tutti gli altri l’hanno intravista in Berlinguer ti voglio bene di Giuseppe Bertolucci.

“La cupola sembrava troppo rigida ed è stata colorata come una zebra, con campi che si oppongono al normale divenire degli assi direttori che ‘afflosciano’ ed alleggeriscono questo cemento che ora sembra fatto di gomma, come una palla di chewin gum gonfiata che si pone come punto di riferimento ben riconoscibile nell’anonima periferia urbana ma che gioca anche a nascondino tra l’erba alta della campagna circostante”, si legge sul sito di Marco Meozzi.

“La cupola (lo spessore della membrana-guscio è solo di 6 centimetri) ha un diametro di 32 metri e copre una piscina di metri 25×12,50, una piccola tribuna di spettatori, gli spogliatoi, un pronto soccorso ed altri servizi necessari. Grosse scritte in scala insolita “segnalano”, sia all’interno che all’esterno, i diversi ambienti e con i loro caratteri cubitali diventano parte integrante della struttura stessa”.

Marco Meozzi è l’architetto, a lungo dirigente comunale, cui si devono alcune degli edifici pubblici più significati della città: dall’istituto Marconi alla palestra della scuola elementare di Tavola, dal cimitero di Paperino al centro di formazione professionale e molto altro ancora.

Foto via Marco Meozzi.

Binishell

Il sistema di costruzione “Binishell” si deve a Dante Bini, un architetto italiano che negli anni ’60 del secolo scorso si inventò un modo tutto nuovo di tirar su edifici in poco tempo.

In pratica, sintetizzando molto (chi vuole può approfondire guardi il video sotto) sfrutta la pressurizzazione dell’aria per realizzare cupole in cemento armato. Vengono predisposte le fondamenta, viene gonfiato un pallone e sul pallone, opportunamente attrezzato, viene spruzzato il cemento. Il risultato più famoso di questa tecnica, impiegata in più di 23 paesi e per un totale di circa 1600 edifici in tutto il mondo, è probabilmente la cupola costruita per Michelangelo Antonioni e Monica Vitti in Gallura (Sardegna), abbandonata da molto tempo e oggetto di continui tentativi di recupero.

In Australia, le cupole realizzate con la tecnica “Binishell” sono state di recente inserite nell’Heritage List del New South Wales. La storia di come le cupole realizzate con il sistema Binishell sia arrivate dall’altra parte del mondo è una bella storia e la trovate qui.