vagamonti
fotografia di Valentina Ceccatelli

“Vagamonti, Italia 100 giù per su” è il viaggio-simbolo di Gianluca Mantovani per sensibilizzare sulle malattie croniche: la partenza del viaggio è prevista per venerdì 1 aprile.

A piedi da Lampedusa alla Valle Aurina: il percorso che Gianluca Mantovani ha deciso di intraprendere conta più di 2000 chilometri in 100 giorni con la tenda in spalla e la compagnia della cagnolina Tosca. Il viaggio-simbolo di Mantovani, affetto da patologie autoimmuni, servirà a sensibilizzare l’opinione pubblica e lanciare un messaggio a chi soffre di questo tipo di patologie.

Gianluca Mantovani avrà il supporto medico del dottor Fabio Cantini, primario del reparto di reumatologia presso l’ospedale Santo Stefano di Prato, che ha già preventivato in strutture sanitarie in Calabria, Lazio e Veneto le trasfusioni endovenose necessarie che Mantovani deve eseguire ogni mese per non perdere il beneficio delle terapie. Il Decathlon fornirà l’abbigliamento, LeoPet ha studiato uno zaino a posta per Tosca, White Radio seguirà Mantovani durante il cammino con trasmissioni in diretta, il veterinario della Clinica Borgonuovo, Simone Falci, garantirà assistenza e il cibo giusto per la cagnolina Tosca, Andrea Foligni, videomaker, seguirà il cammino per poi produrre un docufilm e Francesco Toccafondi lavorerà per realizzare un libro alla fine del viaggio.

Il viaggio passerà da sentieri Cai, sentieri religiosi e vecchi tratturi: in programma ci sono venticinque chilometri al giorno, con una media di 17 chili sulle spalle. Nelle previsioni di Gianluca Mantovani il viaggio dovrebbe terminare il 10 luglio, ma la data di arrivo non è certa: “Ma non ho in mente una data di arrivo – dice Mantovani – non è una impresa sportiva, viaggerò rispettando i miei tempi e i miei ritmi. Inoltre “Vagamonti” è una ‘impresa’ che non finisce a luglio, perché il mio vero obiettivo è quello che verrà dopo, per sensibilizzare a questo tipo di malattie silenziose“.  

L’intenzione è quella di portare avanti il lavoro dell’associazione “Vagamonti APS”, un contenitore di esperienze e attività che ha los copo di sensibilizzare le persone e di aiutare e sostenere le persone con patologie, con disabilità o che, semplicemente, si avvicinano alla montagna per la prima volta.

“Donare a queste persone la possibilità di passare fuori a camminare un sabato o una domenica rappresenta per loro moltissimo – ha spiegato Mantovani”. Per cui, col sostegno de la “Rete del dono” (www.retedeldono.it) è attiva una raccolta fondi da devolvere alla ricerca e al progetto “Crowdfunding La Rete del Dono”.

Il viaggio è stato organizzato dai soci dell’associazione “Vagamonti APS” con il patrocinio del Comune di Prato e la collaborazione di A.T.Ma.R Prato Associazione Toscana Malati Reumatici, Decathlon Prato, LeoPet, Ambulatorio Veterinario Borgonuovo di Prato, e con il contributo del reparto di Reumatologia di Prato che darà il suo importante supporto per la continuazione della terapia di Gianluca Mantovani.