battere in breccia

A Officina Giovani torna la rassegna di teatro indipendente Ex-Temporaneo. Dall’11 novembre al 2 dicembre, negli spazi degli ex Macelli si alterneranno quattro spettacoli provenienti da tutta Italia, vincitori di alcuni tra i maggiori premi italiani dedicati al teatro. L’ingresso è libero ma è obbligatoria la prenotazione.

Gli spettatori sono pregati di presentarsi con 30 minuti di anticipo rispetto all’orario di inizio dello spettacolo. Maggiori info sulla pagina dedicata al festival.

Il programma

Venerdì  11 novembre, alle 21, con lo spettacolo “IO ODIO apologia di un bulloskin” una drammaturgia di Valentina Diana, realizzata con il sostegno di Arci Torino, Regione Piemonte, Artedrama e in collaborazione con Teatranza – spazio delle arti e della persona. 

Il nuovo progetto di Santibriganti Teatro, è nato da alcune riflessioni sulle devianze  protocriminali e i loro sviluppi, che sorgono spesso in età adolescenziale. L’intento è appunto indagare la nascita e lo sviluppo del male, che è soprattutto maschio, perché è spropositato il divario: per una donna che si macchia, ci sono cento uomini che delinquono, feriscono, violentano, uccidono, disprezzano; considerando i fatti, più o meno gravi di cui si viene a conoscenza e quelli assai più numerosi che restano sconosciuti. L’obiettivo è sviluppare una riflessione, particolarmente forte, che si incentri sulle categorie e le loro derive tristemente protagoniste della nostra contemporaneità.

Per ulteriori informazioni è possibile visitare il sito web www.santibriganti.it

L’ingresso è libero, con prenotazione obbligatoria su https://ioodio.eventbrite.it

Venerdì 18 novembre alle 21, sarà lo spettacolo “Stay Hungry” una produzione di Compagnia DAF, di e con Angelo Campolo. Un racconto potente che nasce dall’esperienza personale e quotidiana dell’incontro e dell’ascolto con l’altro. Angelo Campolo ci conduce nei suoi laboratori in riva allo Stretto dove, attraverso il suo personale approccio creativo, l’incontro con un gruppo di giovani migranti segna l’inizio di un’avventura speciale. Il gioco del teatro si trasforma in uno strumento per leggere il presente ed affrontare la vita. Il racconto è stato vincitore del premio Inbox 2020, del Nolo Milano Fringe Festival 2019 e progetto vincitore del bando Sillumina Nuove Opere di Siae e Mibact. Per ulteriori informazioni è possibile visitare il sito www.dafteatro.com Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria su https://stayh.eventbrite.it

Il 25 novembre, alle 21, verrà messo in scena lo spettacolo “I figli della frettolosa” – prodotto dalla Compagnia Berardi Casolari su testo e regia di Gabriella Casolari e Gianfranco Berardi, con il coro di attori non vedenti e ipovedenti nato di volta in volta dal laboratorio su piazza. Lo spettacolo è stato realizzato grazie al sostegno di Sardegna Teatro, Teatro dell’Elfo e con il contributo dell’ Unione Italia Ciechi e Ipovedenti. “I figli della frettolosa” è uno spettacolo che affronta il tema della cecità e del significato più ampio che ha oggi la parola “vedere”. In un mondo ipereccitato dal bombardamento di immagini e suoni, che sempre più neutralizzano i nostri sensi forti, vista e udito, l’attenzione dell’individuo è sempre più distante dalla vera conoscenza dell’essere, dell’esistenza. Il punto di vista qui è allora quello di un cieco, di chi guarda ma non vede, percependo la realtà circostante in modo differente. La cecità è messa in scena allo stesso tempo come esperienza di vita reale, fisica, e come concezione metaforica, sinonimo di una miopia sociale ed esistenziale che ci riguarda in prima persona. Bastoni bianchi e occhiali scuri, andatura traballante e movimenti timorosi, ma anche ostinazione, entusiasmo, desiderio di rivalsa: un coro di ciechi come emblema di umanità, allegoria di una società smarrita e insicura, mai arrendevole. Uno spettacolo che ha più il sapore di un evento speciale, che integra il lavoro del teatro alla vita della comunità, che mette insieme attori professionisti e cittadini comuni, vedenti o ciechi che siano, che miscela una struttura drammaturgica definita con i vissuti particolari dei diversi partecipanti. Per ulteriori informazioni è possibile visitare il sito www.berardicasolari.it L’ngresso è libero, con prenotazione obbligatoria su https://ifiglidellafrettolosa.eventbrite.it

La rassegna si concluderà venerdì  2 dicembre, alle 21, con lo spettacolo “Spezzato è il cuore della bellezza” della Piccola Compagnia Dammacco, ideato da Mariano Dammacco. Lo spettacolo ha ricevuto il Premio Ubu 2020-2021 nella categoria Nuovo testo italiano/scrittura drammaturgica.

Lo spettacolo ” Spezzato è il cuore della bellezza” racconta la storia di un cosiddetto triangolo amoroso, lui, lei, l’altra e, tramite i frammenti e le immagini di questa storia, offre allo spettatore uno sguardo sull’amore nelle sue pieghe dolorose e tormentate, attraverso la convivenza di tragedia e umorismo. In scena, Serena Balivo dà corpo e voce alle due donne protagoniste della storia e accanto a lei appare, agita da Erica Galante, la figura muta dell’uomo al centro del triangolo amoroso in uno scenario onirico. Il lavoro di creazione della compagnia è partito da alcune domande sull’amore e su come questo sentimento, fondamentale nella vita umana, possa trasformarsi, degenerare, tradire i desideri e le aspettative di chi lo vive. Per ulteriori informazioni sullo spettacolo è possibile visitare il sito web www.piccoladammacco.wixsite.com/teatro Ingresso libero con prenotazione obbligatoria su https://spezzatoilcuore.eventbrite.it