Hostress - Foto Elio Caballero

La nuova stagione della Sala Banti di Montemurlo comincerà il 16 dicembre e andrà avanti fino al mese di aprile 2023 con nove spettacoli tra monologhi, ironia e tanta musica. C’è anche uno spettacolo di San Silvestri affidato a Katia Beni (fuori abbonamento).

Il cartellone nasce dalla collaborazione tra il Comune di Montemurlo e la Fondazione Toscana Spettacolo onlus e sancisce il ritorno alla normalità della programmazione dopo anni di difficoltà dovuta con obiettivi precisi, dice l’assessore alla cultura Forastiero, fare il tutto esaurito e almeno cento abbonamenti.

L’abbonamento a 8 spettacoli costa 70 euro (ridotto 60), il posto unico 12 euro. Tutte le altre informazioni qui.

Il programma

Venerdì 16 dicembre (ore 21.15): Anna Marcato, Beatrice Niero e Isabella Girardini con il loro Cikale comic vocal trio portano in scena Hostress, per la regia di Rita Pelusio. “Sono folli e divertenti, armoniose e piene di sorprese. Attraverso i brani più famosi del rock e del pop le Hostress comunicano con il pubblico che si sente coinvolto in un viaggio molto, ma molto particolare”.

Sabato 31 dicembre (ore 22:30) Katia Beni presenta Katia Beni Show. Lo spettacolo è fuori abbonamento (biglietto speciale, posto unico € 15). Fine d’anno imperdibile con Katia Beni Show, un recital dall’energia irrefrenabile, che riesce a spazzar via qualunque cliché, rendendo credibile l’improbabile. Un mix di rigore e follia totalmente unici. Un rito collettivo di sopravvivenza che punta dritto al cuore, nella speranza in un futuro migliore. Per tutte e tutti! Per ritrovarsi, resistendo con ironia e dissacrazione a qualunque avversità. Katia Beni accompagnerà il pubblico fino al brindisi di Mezzanotte per festeggiare il 2023.

Giovedì 12 gennaio (ore 21:15), Chiara Francini porta in scena Una ragazza come io. Uno spettacolo di Chiara Francini e Nicola Borghesi, con le musiche di scena dal vivo di Francesco Leineri. “Un frizzante monologo, uno show che unisce comicità e intrattenimento tra citazioni, remake, gag e sapiente umorismo, in un gioco di contrasti eleganti. L’atmosfera, divertente ma sofisticata, è unica nel suo genere, accattivante, molto originale. Un piccolo gran varietà, con musica ed effetti speciali”.

Martedì 24 gennaio (ore 21.15) Io e Miryam. Uno spettacolo teatrale musicale scritto e diretto da Giovanni Gentile, con Gaia Perretta e Alessio Burberi al pianoforte. Tra un brano di Cole Porter e un numero alla Liza Minelli, dalla rievocazione nostalgica di Marlene Dietrich all’asperità straniante del Brecht de L’Opera da tre Soldi, la recitazione coinvolge lo spettatore in una storia d’amore disarmante e la musica dà forma a pause liriche per interiorizzare il racconto che la protagonista fa della sua vita, mentre la Storia, quella della Seconda Guerra Mondiale, sfila impunemente davanti ai suoi occhi. Un “musical da camera” in cui recitazione, danza, canto e musica dal vivo si fondono, dando vita a uno spettacolo dal quale può comunque nascere una discussione aperta sul periodo storico nel quale è ambientato e sulla società multiculturale in cui viviamo oggi.

Domenica 12 febbraio (ore 21.15) alla Sala Banti arrivano Maria Cassi e Leonardo Brizzi con ALÉ! Opera buffa. Riecco Aringa e Verdurini insieme, storico duo di trentennale esperienza. “Musica, comicità che arriva dal profondo e che profondamente fa ridere emozionare e talvolta commuovere. Perché la comicità è una cosa seria, molto seria se fatta con talento e professionalità, energia e rigore: quello
che in questi anni gli ex Aringa e Verdurini, alias Maria Cassi e Leonardo Brizzi,hanno continuato a portare avanti sempre credendo fermamente nell’importanza del buon teatro e della buona musica”.

Domenica 26 febbraio Happy Days (ore 21.15). Uno spettacolo scritto da Stefano Santomauro per la regia di Daniela Morozzi, con la
collaborazione ai testi di Marco Vicari e Daniela Morozzi. Una Stand Up Comedy travolgente che conquista gli spettatori dal primo all’ultimo minuto tra tisane alla malva e maglioni con le renne, rapporti a due prima e durante il lockdown, cibo bio e centrifugati imbevibili, profili Instagram e hashtag impossibili per avere successo.

Mercoledì 8 marzo (ore 21.15) Antonella Questa presenta Svergognata. Quanto contano lo sguardo e il giudizio degli altri? Quanto pesano nel nostro quotidiano? Svergognata porta a galla le trappole in cui spesso inconsapevolmente cadiamo, ovvero il bisogno
di approvazione, la schiavitù dell’immagine e della desiderabilità sociale che ci distraggono da ciò che realmente desideriamo e da ciò che siamo.

Venerdì 31 marzo (ore 21.15) la compagnia KanterStrasse porta in scena I Promessi Sposi. Providence, Providence, Providence. Lo spettacolo con Luca Avagliano, Lorenza Guerrini, Simone Martini e Alessio Martinoli è diretto da Simone Martini. I Promessi Sposi chiudono il trittico dedicato al potere che KanterStrasse porta avanti dal 2017, dopo Amletino e Ubu Re. “Il potere non è sempre qualcosa di tangibile, anzi a volte ne sentiamo solo l’odore, il suono, le conseguenze. KanterStrasse riscrive i Promessi Sposi di Alessandro Manzoni come una graphic novel in bianco e nero, dove la storia marcia inesorabile verso un lieto fine da fiaba, ma che forse non è tale”.

Venerdì 14 aprile (ore 21.15) con Il mio nome è Spadaro. Uno spettacolo di e con Gianmaria Vassallo, per la regia di Riccardo Giannini.
Si dice che un uomo nell’istante prima di morire riveda tutta la sua vita. Quella del grande fantasista Odoardo Spadaro, in quell’attimo, tira fuori molte cose che non tutti sanno. Attraverso aneddoti, ricordi e canzoni Spadaro si racconta nei suoi aspetti più intimi e nostalgici. Lo spettacolo è interamente originale e creato e creato con materiale prevalentemente inedito, recuperato da vari archivi storici.