Ilaria Mundula – Sinologa e China nerd. Si occupa di Marketing e comunicazione interculturale ed è consulente per aziende ed enti pubblici. Ha appena pubblicato “Le dieci saggezze cinesi” un manuale di dieci consigli basati sui classici di strategia militare cinesi, per sopravvivere nel “regno commerciale, affettivo e della propria mente”.

Sono arrivata in Cina a 19 anni. Ho studiato, ho vissuto, ho pianto perché non capivo, poi qualcosa ho capito. E mi è venuto il mal d’Asia.  Prato ogni tanto riesce a farmelo passare. 

Perché in questa città tra le due direttrici di via Filzi e via Pistoiese (e non solo) esistono luoghi speciali per chi vuole conoscere la cultura gastronomica cinese con un’incredibile varietà di scelta in termini di gusti e differenze regionali. 

Tanto che arrivano a Prato da ogni parte d’Europa, i cosiddetti china-nerd, gli appassionati di Cina, alla ricerca di un’esperienza verace ed autentica che non riescono a trovare in nessun’altra città occidentale.

Questo è il mio tour di cinque posti incredibili.

1) Latte di soia e Baozi: colazione alla cinese (e dove farla)

Asia Gastronomia, in via Filzi

La colazione cinese si allontana da quella tipica occidentale a base di biscotti, latte, brioche. I cinesi al mattino preferiscono cibi caldi, salati e veloci da preparare.

La VERA esperienza della colazione cinese take away si fa da Asia Gastronomia, in via Filzi. Già dalle prime ore del mattino ti aspetta una vetrina ricca di delizie rigorosamente salate. 

Sergio, il proprietario, è amichevole e con un grande sorriso racconta che la specialità della casa è il latte di soia. Lo prepara tutte le mattine con ingredienti di prima qualità.  Venduto in confezioni piatte da forare con una cannuccia sottile, da accompagnare con ravioli di verdura o di carne. 

Il mio consiglio: non perdetevi il baozi gigante, il panino al vapore leggero come una nuvola dal ripieno saporitissimo.

2) Il cat bar più cool della Toscana

Taro Garden, via Pistoiese

Ancora più speciale perché i gattini che vivono nel cortile interno di Taro Garden in via Pistoiese sono tutti nani, pronti a farsi coccolare. Puoi acquistare scatolette speciali e divertirti a preparare la pappa per loro. Consigliatissimo per i bambini e le bambine, soprattutto in primavera. Nelle calde giornate estive è un’oasi: voto mille alle poltroncine sotto il pergolato.

Il mio consiglio: il nettare di mango. Ottimo anche il bubble tea al matcha e fagioli rossi. Tutte le bevande sono servite in bicchieri davvero carini: il copri beccuccio è a forma di cuore. Devo aggiungere altro?

3) La casa da thè: passione e pazienza 

Preparare il thè cinese è un’esperienza mistica. La cultura che ruota intorno a queste foglie in Cina è paragonabile a quella del vino in Italia. Infatti esistono i tea sommelier. Io sto provando a diventarlo, ad esempio. Con scarsissimi risultati. Ma questa è un’altra storia.

Zentè è una casa da thè unica. Un luogo di pace e di raccoglimento con una “cantina” ricchissima: thè del sud, del nord, conservati dentro un mandarino, di piante cresciute sulla roccia di alta montagna. Alcuni arrivano a costare centinaia di euro al grammo.

Orientarsi sarebbe impossibile senza Cristina, la titolare che, come una sciamana, con domande molto precise ti guida nella scelta del thè più adatto alla tua condizione fisica e alle tue esigenze. 

Il mio consiglio: partecipare ad una delle degustazioni che vengono organizzate periodicamente. Controllate la pagina Instagram. Bellissimo per un incontro galante o un pomeriggio alternativo con gli amici.

4) Un tour del supermercato cinese 

Union City: Entra e perditi tra migliaia di snack importati direttamente dalla Cina. Packaging deliziosi e sapori esotici. Frutta e verdura rara come il famigerato Durian, il frutto più maleodorante al mondo, ma con una polpa deliziosa. Senza offesa, ma in Cina si mangia anche sopra la pizza.

Patatine gusto gambero, pompelmo, pepe del Sichuan. Biscotti Oreo come non li avete mai visti: dimenticati il gusto standard perché quelli per il mercato cinese sono al  thè matcha, al Litchies e alla pesca. Salsa di soia di tutti i tipi. Pasta pronta per provare a cucinare i ravioli al vapore in casa senza impazzire. Gelati ai fagioli, alla giuggiola, al biancospino. 

Il mio consiglio: in Italia li chiamiamo Mikado in Cina Pocky. Questi biscotti a bastoncino ricoperti di cioccolato sono prodotti in Giappone della Glico, fondata nel 1919 dal signor Ezaki  che inventò le prime caramelle a base di glicogeno (da cui Glico), uno zucchero trovato nelle ostriche. Prova quelli alla patata dolce e al frutto della passione.

5) Zuppina, granchio e Karaoke 

Per concludere in bellezza il tour gastronomico mi fermerei da Youth kitchen. Il locale è carinissimo, si può ordinare direttamente su WeChat, se si possiede la app. 

Finita la cena si attraversa il cortile interno e si entra in un’altra dimensione. Luci soffuse ed insieme psichedeliche e quello che non ti aspetti:  una mega piscina con tanto di scaletta. All’interno non c’è acqua, ma piccoli tavolini, poltroncine tropicali e un mega schermo per il Karaoke. Se non parlate cinese, no problem, ci sono anche i Back street boys. “I want it that way…”

Il mio consiglio: zuppa di pesce, insalata di granchio e nessuna vergogna. Cantare e perdere la faccia insieme in Cina è considerato un must per cementare le relazioni.