Corte di via Genova
Corte di via Genova - Foto di Elena Mannocci

La seconda edizione di Aprto (anagramma di Prato), la giornata (domenica 3 marzo, dalle 11 alle 21) dedicata alla promozione delle realtà indipendenti legate all’arte contemporanea, quasi triplica i partecipanti e organizza una giornata di aperture (ingresso libero) e un itinerario da fare a piedi o in bicicletta da un capo all’altro della città.

Aprto 2024 è coordinato da Chiara Bettazzi (SC17), Alessandra Tempesti (Lottozero) e Gabriele Tosi (Toast APS), in collaborazione con il Comune di Prato, e vedrà la partecipazione di SC17, Lottozero, ChorAsis, Estuario Project Space, Dryphoto, Spazio Materia, Open Studio Italo Bolano e Moo.

«La seconda edizione di Aprto allarga la partecipazione, coinvolge molti più spazi, luoghi e soggetti del contemporaneo, a testimonianza di una vivacità sempre maggiore del tessuto connettivo della città», ha detto l’assessore alla cultura Simone Mangani durante la presentazione di mercoledì 28 febbraio.

Cosa c’è a Aprto 2024

ChorAsis – Franco Menicagli / Ogni riferimento a persone o cose è puramente casuale (villa Rospigliosi, via Firenze 82) – orario 11-20

“La mostra presenta una serie di sculture e installazioni, segnate da contrapposizioni e digressioni, espansioni e fratture di forme e materiali.
Opere scaturite dalla forza potenziale e generatrice dell’imprevisto invadono con tensione vitale gli ambienti storici della villa, la cappella
privata e il parco. Per la giornata di Aprto viene presentato un progetto video in cui, in forma di appunti visivi e in ordine temporale sparso,
riemergono frammenti di immagini latenti che si rendono manifesti nella mostra. Secondo Menicagli l’opera è pienamente se stessa nel momento del suo farsi, le cui infinite possibilità generano meraviglia e stupore anche nell’artista”. [Apertura straordinaria. La mostra prosegue fino al 10 marzo]

Dryphoto arte contemporanea – Stefano Calligaro / Poetrick No.104 / materializzazione di Serena Becagli (Via delle Segherie 33/a) – orario 11-18

“Come ogni altro “Poetrick”, l’opera nasce da un glitch verbale che trasforma una parola in un nuovo e misterioso universo letterario, esplorando con anarchica sensibilità il potenziale trasformativo del linguaggio. La necessità di coinvolgere lo spettatore in una fruizione attiva è evidente nelle
“materializzazioni”, in cui l’opera è il frutto di un processo collaborativo con galleristi, curatori, editori, istituzioni o altri individui ai quali viene affidato il compito di produrre e presentare l’opera d’arte stessa. In questa occasione la collaborazione con Serena Becagli genera un’edizione di 5 bandiere che augura un ritorno alla tenerezza. Da sventolare da una finestra, in un luogo pubblico o in un giardino”. [Evento di un giorno]

Lottozero -Hannes Egger / Second Skin / a cura di Alessandra Tempesti (via Arno 10) – orario 11-21

“L’artista costruisce un dispositivo performativo che innesca una riflessione sulle tracce di vissuto che lasciamo attraverso gli indumenti e sulle
dinamiche di appropriazione e identificazione che instauriamo con essi. Hannes Egger isola questo momento, ne codifica i gesti e li evidenzia con
l’essenzialità e la nitidezza del suo linguaggio performativo, che qui si confronta con il sistema di mercato del vintage, approfondito durante un
periodo di residenza a Lottozero a Prato e indagato come fenomeno di storia economica degli ultimi cinquant’anni. Completa il progetto espositivo una collezione di oggetti trovati, recuperati nelle tasche di abiti poi immessi nel circuito del vintage: concrezioni di vite passate che raccontano per frammenti storie personali e costumi sociali”. [Inaugurazione. La mostra prosegue fino al 31 maggio]

Estuario Project Space – Traslazioni / simposio (Officina Giovani, piazza Macelli 3) – orario 11-21

“La traslazione è una trasformazione dello spazio euclideo che sposta tutti i punti nella stessa direzione. Inserendosi in un public program dedicato alla condivisione e al dialogo, l’evento coinvolge ricercatori della scena culturale pratese e italiana, anche esterni dal mondo dell’arte. Il simposio conferma la rinnovata vocazione del progetto, che fa convergere a sé le voci dell’arte e della cultura. La giornata è animata dallo spirito conviviale e dallo scambio tra operatori e pubblico. Culmina in un buffet che sostiene le attività dell’associazione. Partecipano Pamela Barberi, Jacopo Buono, Massimo Conti (Kinkaleri), Alessandro Destro, Virginia Gradi, Sara Nesti, Giusi Rossi”. [Evento di un giorno]

Moo – Marco Mazzoni / What are you looking for? – (Via San Giorgio 9A) – orario 11-21

“Accumulare riviste, ritagli, dépliant. Archiviare appunti, disegni, fotografie, oppure prendere in prestito forbici da luoghi occasionali e non restituirle mai: tutte le nostre azioni, ed ancor più le intenzioni, vengono mediate da strumenti muti ed affettuosi che nel corso del tempo si caricano di significati estetici. Marco Mazzoni predispone un allestimento che viaggia su sottili rimandi di memorie personali e collettive, sdoppiandosi nel ruolo di osservatore privilegiato e mediatore del proprio atto creativo. La mostra è un invito a prendere coscienza delle cose che ci circondano, con un pizzico di ironia e filosofica perplessità”. [Apertura straordinaria. La mostra prosegue fino al 25 maggio]

Open Studio Italo Bolano – Gabriele Diversi / Refrattario / a cura di Erica Romano (Via Fra’ Bartolomeo 57) – orario 11-20

“In mostra opere pittoriche su tela, carta e terracotta refrattaria prodotte nel periodo di residenza trascorso dall’artista nello studio pratese e presso Ceramiche Tombelli di Montelupo F.no. Si tratta della restituzione finale di una parte del più ampio progetto “A DIMORA – residenze, transiti, percorsi” della Fondazione Italo Bolano. Durante la residenza, Diversi ha sperimentato la terra refrattaria e ha esplorato nuove tecniche di pittura su ceramica, producendo quattro pannelli che evocano paesaggi marini e suggestioni di viaggio. La serie “I miei nuotatori” riflette sul mare e sull’isolamento come condizioni esistenziali, in contrasto con le urgenze urbane contemporanee”. [Apertura straordinaria]

Spazio Materia – Giovanni De Gara / Mio cv sintetico e non troppo bello (Via Altopascio 12) – orario 11-19

“In linea con l’attitudine liminale dell’associazione, la mostra propone un profilo outsider. De Gara, pur partecipando a numerose mostre collettive e personali, ha sempre preferito lavorare fuori dal circuito. Fin dal suo inizio, nei primi anni 2000, si è concentrato su numerosi linguaggi. Ne risulta un lavoro di attenta analisi politica del presente. Ironia e provocazione s’incontrano portando lo spettatore a riflettere su dinamiche e meccanismi sociali e sulle discutibili modalità e pratiche del sistema dell’arte. [Evento di un giorno]

SC17+ Capanno Blackout – TAI Club / Archivio Tuscan Art Industry + “KRONOS” Live e EP launch byplurale / a cura di Gabriele Tosi (Corte di Via Genova 17) – orario 11-21.

“Due gilet colorati attraversano le fabbriche. Hanno un microfono e lo puntano verso le macchine. Catturano le voci della lana e del metallo. Tempo dopo, mentre un giorno di festa sta per finire e lunedì si avvicina, i suoni riemergono da una discoteca silenziosa. Nel giorno di chiusura, il bar si attiva. Si balla, è devastante. Questa l’immagine che chiude la nona edizione di TAI, al culmine di una giornata che rivive in un istante un decennio di pratiche attorno all’archeologia industriale. L’evento collega un atelier a una discoteca. L’archivio TAI è illuminato di luce notturna. Vita e lavoro si penetrano nel rito virale del gioco e dell’euforia. Segue Live plurale (40’) + Bar.