anello della furba
Foto via Edoardo Prestanti

È stato inaugurato a Carmignano l'”Anello della Furba”, un nuovo percorso escursionistico di 11,3 chilometri che attraversa i territori di Carmignano e Quarrata. Il percorso non richiede particolari capacità escursionistiche.

“Il nuovo tracciato – si legge nella presentazione – ideato dall’Ecoistituto delle Cerbaie, è parte del più ampio progetto, aperto lo scorso settembre, dell’Anello della Fontina (a Carmignano, con partenza da Comeana), che prevede ulteriori percorsi “circolari” nei territori di Quarrata e Montemurlo. Un progetto di riqualificazione della rete sentieristica del Montalbano studiato da Chiara Bartoli e Andrea Cuminatto, rispettivamente naturalista e scrittore di guide sul territorio, co-autori della guida “Camminate per tutti sul Montalbano”, insieme a Massimiliano Petrolo dell’Ecoistituto delle Cerbaie”.

L’Anello della Furba ha due possibili partenze, segnalate dalle rispettive bacheche illustrative: dal parco museo “Quinto Martini” di Seano a Carmignano e da piazza della Chiesa a Tizzana di Quarrata. “L’anello, che prende il nome dal torrente Furba che lo lambisce in parte, sale dal Parco della Furba ai borghi storici di Tizzana, Capezzana e Spazzavento – continua la presentazione – e ha la peculiarità di avere parcheggi all’inizio e alla fine del tracciato, per rendere più comodi gli spostamenti”.

«Il nuovo percorso – dice il sindaco di Carmignano Edoardo Prestanti – è frutto della volontà di realizzare itinerari escursionistici, che oltre a incontrare stupendi panorami, aziende e attività commerciali, se esplorati con calma, data la loro non eccessiva lunghezza, possono trasformarsi in gite giornaliere».

«Siamo particolarmente contenti – aggiunge l’assessore al Turismo di Carmignano Dario Di Giacomo – di aver inaugurato, insieme a Quarrata,
l’Anello della Furba che allarga le opportunità di turismo sostenibile offerte da Carmignano. I nostri itinerari tematici, che abbiamo denominato “Le Vie dell’Acqua”, permettono a tante persone di scoprire il nostro patrimonio storico e le bellezze naturalistiche dei nostri paesaggi e di contribuire anche all’economia locale, valorizzando ristoranti, agriturismi e aziende agricole».