Nella settimana della memoria, il Centro Pecci in collaborazione con l’Università degli Studi di Firenze dedica un approfondimento al genocidio di Srebrenica (Bosnia Erzegovina), per riflettere su ciò che è stato il dopo Auschwitz.
Luca Bravi e Micaela Frulli, dell’Università di Firenze, in dialogo con la scrittrice Elvira Mujčić, che ha vissuto a Srebrenica fino al 1992, affronteranno l’attualità di questo genocidio analizzandone le ricadute giuridiche ed etiche.
“Ci sono almeno cinquant’anni di distanza tra lo sterminio avvenuto ad Auschwitz-Birkenau e il genocidio di Srebrenica – si legge nella presentazione – Era il 12 luglio 1995, quando più di 8000 persone furono trucidate dalle truppe del generale Ratko Mladić, sotto gli occhi inerti dei caschi blu delle Nazioni Unite. Auschwitz e Srebrenica non sono vicende storiche identiche, ma proprio per questo ci interrogano sui tanti disattesi “mai più” pronunciati nel tempo, fino alle guerre di oggi ed è questa necessaria riflessione che restituisce il senso profondo del Giorno della Memoria.
Luca Bravi e Micaela Frulli, dell’Università di Firenze, in dialogo con la scrittrice Elvira Mujčić affronteranno l’attualità del genocidio di Srebrenica analizzandone le ricadute giuridiche ed etiche.
I temi di discussione sono legati anche al Centro Pecci, che nel 1996 fu tra le prime istituzioni ad ospitare il progetto Ars Aevi, grazie al quale artisti internazionali donarono opere che fondarono il nucleo del museo d’arte contemporanea di Sarajevo.
Vivamente consigliata la prenotazione sul sito del Pecci.