Sono vent’anni che il Museo del Tessuto ha trovato casa nel Polo Campolmi e per festeggiare ha messo in piedi un’installazione site-specific (22 settembre, ore 22), un videomapping che vuole essere un grande tributo alla tradizione tessile della città.
“IN2 TEXTILES – Immersive Campolmi”, questo il nome dell’installazione, è un originale videomapping “sugli oltre 50 metri di facciata nel cortile interno della Campolmi che prende spunto dagli archivi tessili del Museo – si legge nella presentazione – accompagnato da una traccia audio che ricrea suoni e atmosfere del mondo tessile, campionati nelle aziende del distretto pratese”. Il biglietto di ingresso si paga in biglietteria ma è necessaria la prenotazione a questo link.
A realizzarlo gli artisti David Hartono e Sadi, con il supporto tecnico firmato _area_ di Pietro Mauro Forte. David Hartono è un creativo che unisce arte visiva e tecnologia. Di origini indonesiane, si legge nella nota, “si trasferisce per studio in Olanda e poi a Firenze, dove fonda MONOGRID STUDIO, realtà che si occupa di dare vita a esperienze immersive attraverso un uso creativo della tecnologia, video mapping e installazioni interattive”. Sadi S. Barreto Cardoso Bertoldi è un sound artist, compositore e performer. Produce musica sperimentale e ambientale, glitch per installazioni di arte contemporanea e spettacoli di danza. Il suo design sonoro – artistico e concettuale – invita il pubblico a tuffarsi in un mondo di sogni surreali. Sperimenta errori tecnologici, tessiture di suoni ambientali e interpolazioni di ritmi interrotti. Mauro Forte è un sound designer impegnato nella ricerca di soluzioni tecnologiche avanzate in ambito elettroacustico e nell’approfondimento della dimensione introspettiva dell’informazione sonora fino alla conduzione dello spettatore in un viaggio onirico. Con il suo gruppo area realizza spazi acustici tridimensionali per eventi d’arte e spettacolo”.
La serata del 22 settembre proseguirà con la possibilità di visitare le due mostre in corso al Museo, Kimono e Due secoli di Textile e Fashion Design, oltre a una selezione musicale su vinile a cura di Claudio Capitoni e a un calice di benvenuto offerto da Sibe Commerciale spa.
«Non vediamo l’ora di presentare alla città la straordinaria installazione audio-video che il Museo ha commissionato al pool di artisti incaricati per celebrare l’apertura al pubblico di uno spazio museale presso uno dei più bei recuperi di archeologia industriale d’Italia” – dichiara il Presidente della Fondazione Museo del Tessuto Francesco Nicola Marini – Anche in questa occasione ci tengo a ringraziare ancora una volta il Comune di Prato per questa operazione strategica e visionaria, che ha trasformato in polo culturale la storica rifinizione pratese, vero simbolo del saper fare del nostro distretto».