Il Centro Pecci aderisce al fronte internazionale per il cessate il fuoco immediato e il rispetto dei diritti umani nella striscia di Gaza lanciando una nuova serie di appuntamenti legati all’attualità denominata “Dispacci”.
Il primo è in programma giovedì 16 novembre alle 18,30 con la proiezione del documentario “Gaza” di Garry Keane e Andrew McConnell (menzione al Sundance Film Festival 2019) e con l’incontro in collegamento con Michele Giorgio, giornalista, corrispondente da Gerusalemme dal 1988 e Meri Calvelli, da venti anni cooperante a Gaza dell’ONG ACS (Associazione di Cooperazione e Solidarietà).
“Gaza”, filmato tra il 2014 e il 2018, mostra la vita quotidiana nella Striscia di Gaza prima dei recenti, tragici eventi – si legge nella presentazione del Pecci – Che cosa sappiamo davvero dei due milioni di persone che vivono in questa prigione a cielo aperto che si affaccia sul Mediterraneo, dove tutte le frontiere sono chiuse, inclusa quella marittima? È il punto di partenza del documentario realizzato dal filmmaker Gary Keane e dal fotogiornalista Andrew McConnell – entrambi pluripremiati – in cui incontriamo, tra gli altri, il quattordicenne Ahmed che aspira a diventare pescatore, un anziano sarto che vorrebbe solo pace e lavoro, un tassista che percorre la Striscia in lungo e in largo spesso cantando insieme ai suoi passeggeri, una giovane studentessa che affida il suo desiderio di libertà al mare e alla musica. Persone ordinarie con una grande vitalità. Ben presto comprendiamo come i loro sforzi si scontrino con l’irrealizzabilità di un futuro: la pesca è misera, perché può essere esercitata solo entro il confine marittimo – di sole 3 miglia – presidiato dai guardacoste israeliani, il tassista è sommerso dai debiti. Quando assistiamo all’abbattersi dei missili da Israele, comprendiamo in quale modo la violenza faccia parte della quotidianità. Vincitore di numerosi premi internazionali e candidato irlandese agli Oscar 2020, “Gaza” mostra “il muro che separa le persone dai loro sogni”, come afferma uno dei personaggi del documentario”.