cadaverecineseLa settimana prima di Pasqua ha avuto una protagonista assoluta. Non la polemica sul segretario generale o quella sulla spending review, non l’annuncio del nuovo stadio. La protagonista assoluta delle cronache è stata la Cina e la comunità asiatica pratese.

Poca importanza hanno le ragioni e i toni, se sia cioè una questione di cronaca nera, di economia oppure la selva di polemiche cui siamo abituati da anni. Il fatto evidente negli ultimi tempi è che le cronache cittadine parlano sempre di più di Cina  e degli asiatici in città. A trecentosessanta gradi e adesso per motivi sempre diversi.

Non dipende solo dal numero degli orientali presenti in città. E’ la sensazione, precisa e supportata dai fatti, che alla distanza saranno la vita di tutti i giorni, gli interessi economici e le dinamiche imprenditoriali ad annullare, così come l’hanno a suo tempo creato, lo scollamento esistente tra le due comunità. Che queste si rispettino l’un l’altra o meno.

Per rendersi conto di quanto, volente o nolente, qualcosa sembra essersi messo in moto definitivamente basta sfogliare i giornali della settimana scorsa.

  • Cinese aggredito e picchiato. La settimana comincia con un’aggressione. Il cinese di 47 anni, aggredito da due uomini, viene aiutato da un passante.
  • Sostanze tossiche negli abiti Made in China. Vengono resi noti i risultati dello studio su 44 capi d’abbigliamento griffati “Made in China” commissionata ai laboratori del Buzzi dall’Unione Industriali pratese (grande protagonista della settimana ndr).  Il risultato, paradossale ma significativo, è che sul mercato pratese si trovano prodotti contenenti sostanze proibite che non supererebbero nemmeno le dogane cinesi.
  • Botte da orbi in via dei Fossi. Se le sono date di santa ragione, la sera del 26 marzo.

  • Cinese ucciso da un furgone pirata. La mattina del 27 marzo il corpo di un cinese viene ritrovato riverso in un fosso lungo la Tangenziale.

  • Chiesanuova: sequestrato un capannone. Un grande classico degli ultimi anni non poteva mancare nella settimana più densa di notizie riguardanti i rapporti tra Prato e la comunità cinese.
  • Milano Unica China. Trenta aziende pratesi hanno partecipato alla fiera tessile cinese. Nella prima edizione, tre anni fa, le aziende pratesi erano la metà.