Sembra proprio che il settore ICT pratese sia destinato a sobbarcarsi almeno una parte della ripresa della città di Prato. O così è sembrato partecipando alla affollatissima conferenza stampa di stamattina in Comune, dove veniva presentata la seconda edizione di Picnit, annuale appuntamento con il settore dell’Information and Communication Tecnology pratese di cui avevamo annunciato il programma tempo fa. C’erano quasi tutti o quasi (mancava la Cgil tra i sindacati) e tutti hanno ribadito quanto sia importante, una volta scoperta l’esistenza del settore, lavorare e sforzarsi per farlo crescere ancora, organizzarlo al meglio, farlo fruttare per il godimento della città tutta.

Si legge nel comunicato inviato dal Comune: “La manifestazione, organizzata dal Comune di Prato in collaborazione con la Camera di Commercio, la Provincia, la Regione Toscana, il PIN, le associazioni di categoria (CNA, Confartigianato, Unione Industriale) e i sindacati (Cgil, Cisl e Uil), con il contributo di Chianti Banca e Estracom, sarà anche quest’anno aperta con la presentazione dei risultati di una ricerca che il Comune di Prato ha commissionato all’Università di Firenze per raccogliere e sistematizzare le esigenze delle imprese dell’ecosistema digitale pratese. In primo luogo, facendo ricorso ai dati del censimento e a quelli congiunturali di Unioncamere, la ricerca conferma la solidità e la dinamicità del settore. Istat ha infatti censito che l’ecosistema digitale pratese conta 728 imprese che impiegano 1797 addetti. All’interno dell’ecosistema il comparto più dinamico è quello della produzione di software e della consulenza informatica che, meglio delle altri gruppi, regge alla crisi economica. Sebbene il settore nel suo complesso si sia contratto tra il 2009 e il 2011, il 2012 segna infatti una ripresa sensibile”.

Che si traduce, usando le parole di Alberto Gherardini (ricercatore dell’Università di Firenze), in tre esigenze:

1) Formazione: “Le imprese hanno bisogno di un numero maggiore di giovani competenti e soprattutto di giovani formati all’imprenditorialità”.

2) Connessione: “Il cluster (grappolo) di imprese ICT pratesi ha bisogno di connessioni e questo si ottiene attraverso centri di ricerca e luoghi di scambio”. Tesi supportata con forza anche da Alessandro Brogi, vice presidente Cna.

3) Innovazione: “Favorire l’innovazione interna alle aziende e l’accesso al credito delle imprese”.

Particolarmente accorato l’appello di Andrea Belli, presidente Confartigianato Prato. “Adesso anche tante piccole aziende sentono la necessità di stare al passo con l’innovazione ma hanno anche un problema di fruibilità di questi nuovi strumenti. Aiutateci a prevenire i furti durante le spedizioni, specialmente nei paesi fuori dalla UE, e aiutateci a tracciare il tessuto con un chip o qualcosa del genere. Solo così potremo abbattere in modo consistente il fenomeno della contraffazione”.

Mentre Stefano Bellandi, segretario generale Cisl, ha precisato che “un sindacato che vuole stare al passo con i tempi non può non rimanere in contatto con eventi del genere”.

Due le novità principali venute fuori dalla conferenza stampa di stamani.

4) Riccardo Bruschi di Tecnosistemi ha annunciato la sperimentazione di un chip per tracciare la pezza. In special modo, si tratterebbe di un sistema che utilizza Rfid attivi.

5) Con il contributo dello sponsor ChiantiBanca, alle scuole pratesi verrà consegnato un kit di sviluppo di Arduino, per educare gli artigiani del futuro.