Martedì 20 maggio – Masaaki Miyasako -Andito degli Angiolini, Galleria d’arte moderna – Piazza Pitti

L’arte approda a Firenze. Approda dall’Oriente, approda con un autore che tutti noi conosciamo e che viene ad arricchire la nostra città, che tanto ha bisogno di dipinti e opere d’arte. Non ci dilungheremo sul maestro giapponese, che vanta un riporto  da fare impallidire il Jerry Calà degli anni 90. Non ci dilungheremo sulle opere, di interesse così vivo da sminuire i vicini Uffizi. Non ci dilungheremo in niente, perché già vedere sti due quadri con i contadini giapponesi sarà noioso e non vogliamo annoiarvi anche noi. Scherzi a parte, la mostra è molto bella, Lungarno la consiglia caldamente. Se non altro perché l’autore non espone due pentole attaccate con il SuperAttack e colorate di rosso o non pretende con un video girato nel ripostiglio di casa di stupire. E poi siamo per il made in Japan, altro che cinesi.

CONSIGLIATO A: amanti della pittura, professori reduci dal consiglio di classe, giovani signorine con il fidanzato a carico ancora traumatizzato dalla finale di Coppa Italia, parrucchieri con i clienti amanti del riporto.
SCONSIGLIATO A: giovani videomaker, artisti concettuali, daltonici, turisti in visita a Firenze per una due giorni (cosa ci andate a fare a vedere un giapponese a Firenze? Oh!), americani rimasti a Pearl Harbour, hipsters.
CONTROEVENTO: VAGHE STELLE DELL’ORSA di Luchino Visconti
(Italia,1965, 100′) – Versione originale (italiano) con sottotitoli in inglese. Cinema Teatro Odeon. Giusto per vedere la Cardinale quando era topa (anche se ora, ci mancherebbe, lo sappiamo, lo dicono tutti: è ancora una bella donna).

Mercoledì 21 maggio – 7th sense – Danza – Teatro Cantiere Florida

E’ un mercoledì da leoni quello che arriva a Firenze, garantito. Nell’ambito della manifestazione “Fabbrica Europa”, che come dice il nome stesso convoglia tutti gli anni coloro che avrebbero bisogno proprio di cotale posto in senso letterale (ma non in Europa, va bene anche nella piana di Sesto), il mitico Cinema Cantiere Florida ci porta un’opera di un regista armeno, Vahan Badalyan, arrivata alla 50esima replica. Tutti noi impallidiamo davanti ad un evento di questa portata, descritto dal sito ufficiale come “una ricerca sull’enigma umano e sul senso di colpa”. Sicuramente gli spettatori entreranno alla perfezione dentro la scena, in quanto di senso di colpa ne avranno tanto, ripensando ai 15 euro spesi. Da segnalare la foto di presentazione dello spettacolo, che ci illustra due ragazzi aitanti nell’atto di mettere delle candeline da compleanno accese su una barra di metallo. Che si spalanchino le porte del cantiere, quello vero.

CONSIGLIATO A: teatranti e ballerini in cerca di affermazione, armeni residenti in provincia di Firenze (14 su 110.000 stranieri), artisti concettuali in cerca di una dimensione dopo l’ultima esibizione a Berlino (davanti a tre persone), candidati alle elezioni amministrative in cerca spasmodica di voti.
SCONSIGLIATO A: coloro che già lavorano in fabbrica, tutto il resto del mondo.
CONTROEVENTO: Beppe Grillo in Piazza Santissima Annunziata. Almeno si ride. Forse.

Giovedì 22 maggio –  Giorgia in concerto – Mandela Forum

Serata dedicata alla canzone italiana, alle voci potenti che tanto piacciono agli insegnanti di canto di provincia ma poco al grande pubblico: al Mandela Forum va in scena la donna senza età, Giorgia. Recensire questo artista non è facile e neppure difficile, bensì “non è”. Tutti la conoscono, tutti hanno lo stesso metro di giudizio. Giorgia è un luogo comune della musica italiana. Non ha mai fatto discutere, non ha mai scritto canzoni di rottura oppure provocato realmente: per questo quando si chiede pareri su Giorgia la risposta che viene data, dal barista sotto casa al musicista è: “bella voce”. Fine. Come riconoscere la calligrafia come dote maggiore di un poeta. Che vi dobbiamo dire? Anche se annoia terribilmente il suo scontato r&b, non sarà sicuramente un brutto spettacolo: somiglierà drammaticamente ad un saggio di musicisti professionisti in cui tutti vorranno dimostrare quanto bravi siano tecnicamente.

Ci piacerebbe rivolgere all’artista, per concludere, questa profonda domanda: ”Nel tuo primo disco del 1997 sembravi Frida Kahlo con una
camicetta modello Nicoletta Orsomando, nel tuo secondo sembravi la Serena Dandini. Nel 2003, in “Ladra di Vento” una dama di compagnia del sexy teatro excelsior di San Donnino. Cosa ti ha trasformato? “

CONSIGLIATO A: allieve di scuola di canto, insegnanti di scuola di canto, casalinghe di provincia, parrucchiere, amanti del festival di Sanremo, coppie quarantenni che conservano gelosamente una sua audiocassetta che ascoltavano sopra Morello mentre facevano l’amore, quarantenni rimasti folgorati dall’abito glitterato della Giorgia indossato nel 2003.
SCONSIGLIATO A:  amanti della cantautorato italiano, fan del rock in generale, tatuatori in crisi di identità dopo avere tatuato solo  tribali sul culo di ragazze ventenni negli anni 90, amanti del prog, varie ed eventuali.
CONTROEVENTO: film “Camille redouble” di Noémie Lvovsky, presso l’Institut français Firenze. Giusto per tritarsi un po’ i coglioni gratuitamente

Venerdì 23 maggio – Forchettina Giramondo – Caffetteria delle Oblate

Alle Oblate c’è una che c’ha un blog e ragiona del mangiare. Originale.

CONSOGLIATO A: venvia.
SCONSIGLIATO A: stasera non c’è nulla davvero a Firenze, andate a farvi un giro.

Sabato 24 maggio – Il gatto con gli stivali – Teatro del Cestello

Il “Cenacolo dei giovani” porta in questa serata di tarda
primavera in scena al Cestello una favola che tutti conosciamo per nome ma che in pochi conosciamo per contenuti. La loro versione promette di essere pimpante e allegra, e non lo mettiamo in dubbio: abbiamo solo nel cuore questi ragazzi e ci sforziamo di comprendere per prima cosa quale potrebbe essere il pubblico, e successivamente il perché rappresentare una favola, a Maggio, di sabato, a Firenze. Sarebbe stata perfetta per una vigilia di Natale in pomeridiana alla Pergola, che conta fra il proprio pubblico nonne e zie. Ma il 24 Maggio, ci pare un po’ forzata come scelta. Ma del resto a Firenze, anche stasera c’è ben poco. Che dire: fate come la sera prima. O meglio ancora, guadatevi la finale di Champions League.

CONSIGLIATO A: eterni bambini, bambini, zie e nipoti, rappresentanti di giocattoli, individui affetti da disturbi della personalità.
SCONSIGLIATO A: la società civile.
CONTROEVENTO: birretta e finale Champions League in terrazzo.