Pensiamo che, in presenza di particolari condizioni di contesto, chiunque possa diventare un imprenditore di successo e qualsiasi idea generare valore!
Riteniamo, tuttavia, che la strada verso la meta prefissata si possa presentare più o meno “irta” a seconda di come l’aspirante imprenditore sia stato abile nel rispondere, in modo consapevole e prudente, a tre grandi “domande di verifica”. Scopriamo subito quali sono:

1° domanda: qual è la mia idea?
Come già anticipato nel precedente articolo, non è detto che l’idea debba essere particolarmente innovativa! Certo, le idee che propongono qualcosa di veramente nuovo sono, in genere, anche le più profittevoli! Pertanto, qualora lo fosse, la sua verifica è quasi obbligatoria!
In questi casi c’è un aspetto “strategico” che vi invitiamo a chiarire fin da subito: il mercato al quale pensate di rivolgere il vostro prodotto/servizio è “maturo”? E’ “pronto” a capire e soprattutto a recepire questa novità?
Qualora invece la vostra idea dovesse interessare un settore che presenta un’ampia offerta sarà importante riflettere bene su come si possa attuarla. Una medesima idea di business può essere realizzata in modi molto differenti!
In ogni caso, una buona idea d’impresa dovrebbe scaturire dalla capacità di riuscire a “cogliere ciò che gli altri non hanno saputo vedere”.

2°domanda: cosa sono capace di fare?
La strada verso l’imprenditorialità impone una verifica della coerenza tra l’idea maturata e le proprie competenze e attitudini. In poche parole: avete appurato che questa idea è interessante. Ma voi, cosa sapete fare? E soprattutto cosa sapete fare bene? Di che cosa potreste occuparvi qualora questa idea venisse implementata?
Al riguardo precisiamo che esistono due diverse competenze: quella “tecnica” che afferisce al bagaglio professionale dell’individuo (sono un medico specializzato in diagnostica, oppure, sono un bravo elettricista, o ancora sono un giovane ingegnere meccanico…) e quella di tipo “gestionale” (come ad esempio tenere la contabilità, gestire le persone, curare i rapporti commerciali o occuparvi delle campagne di comunicazione online…).
Se vi rendete conto di non essere in possesso di quest’ultime, perché magari vi sentite degli “uomini-prodotto”, non preoccupatevi! Potete sempre acquisirle sul mercato affidando a professionisti o società la gestione delle attività “di supporto”. Vista la numerosità delle persone che operano in questo ambito, e tenendo conto delle vostre future necessità aziendali, occorre capire bene come scegliere tali risorse.

3° domanda: la mia idea d’impresa è fattibile?
Questa è la domanda più importante che, a differenza delle altre, esige una risposta “formalizzata” con la redazione di un apposito business plan.
E’ una domanda che vi inviterà a valutare l’idea, facendo emergere eventuali problematiche, disfunzioni, vincoli. Vi aiuterà ad acquisire una buona consapevolezza dei passi necessari per intraprendere un’attività economica (investimenti, contratti, etc.). Insieme alle altre due, vi permetterà di giungere ad una serena conclusione circa la bontà della vostra idea.

Elisabetta Renna

Pillole d’impresa è una rubrica offerta da

idee_di_valoreIdee di Valore è un programma di affiancamento professionale e di tutoraggio rivolto a tutti coloro che intendono avviare una iniziativa imprenditoriale, sviluppato da Consulting & Management Partners srl