Matteo Biffoni diventa con ampio margine nuovo sindaco di Prato e considerando la situazione pratese viene subito in mente la frase dello zio Ben, “Da un grande potere derivano grandi responsabilità“. Su Biffoni pesa infatti il compito di riportare la città sulla strada dello sviluppo e facendolo di ridare al Partito Democratico quella autorevolezza e quella credibilità perdute che cinque anni fa consegnarono la città a Roberto Cenni.

Una giunta scintillante
Da più parti, ultimo solo in ordine cronologico il segretario Pd Bosi, si va dicendo che la composizione della giunta sarà libera da condizionamenti di sorta. Lo speriamo vivamente noi, i suoi elettori e anche quelli che non lo hanno votato. Anche perché, a fronte del nuovo approccio professato dai renziani, non sarebbe bello veder ricomparire in giunta figure non solo antiche ma anche personaggi poco credibili per competenze e autorevolezza. Così, speriamo che districandosi tra innominabili e bruciati, trombati e arrembanti, gli assessori scelti dal nuovo sindaco di Prato sappiano sorprendere, o anche solo far tirare un sospiro di sollievo, ai pratesi tutti. Serve insomma, e Biffoni lo ha ripetuto anche dopo la vittoria, una lucida scelta al servizio della città.

Cultura
Dimostrare con i fatti che è possibile lavorare sulla cultura elevando la capacità di comprensione del mondo che ci circonda e non solo autarchicamente impressionando, sorprendendo o commuovendo, è il miglior augurio che ci sentiamo di fare al sindaco e al futuro assessore alla cultura di Prato. Secondo noi, ce n’è un gran bisogno.

Milone e tutti gli altri
Biffoni sembra proporre una via alternativa e più ampia di quella miloniana sulla questione dell’illegalità cinese. Di qualsiasi cosa si tratti, è la prima occasione che il Pd ha per dimostrare cos’è capace di fare in materia di integrazione dopo la legnata elettorale di cinque anni fa, legnata su cui la questione cinese ha avuto un ruolo di rilievo.

Intorno a Peretola nasce l’area metropolitana
Il tema è spinoso e non entriamo nel dettaglio ma l’occasione è d’oro. E Biffoni, dicendo come ha fatto subito dopo la vittoria, che prima di tutto occorre sentire anche gli altri Comuni della Piana interessati dall’aeroporto, dice da pratese fiero di esserlo che questo non è un tema che si può affrontare da soli  e sperare di vincere. Occorre insomma fare squadra, sembra dire il nuovo sindaco, e facendola su un campo così grande, con i numeri dalla propria parte, si può anche finire per fare gli allenatori. Vuoi mettere fare l’allenatore in Champions invece che in Lega Pro?

Una nuova città
Paradossalmente, l’unica giunta di centrodestra degli ultimi 60 anni è stata ben attenta (o costretta, secondo i punti di vista) ad evitare qualsiasi intervento di trasformazione sensibile nell’aspetto della città. Ha recuperato, valorizzato, riaperto e lì si è fermata. In molti casi ce n’era bisogno, comunque. Ma il punto è un altro. Con questo consenso, Biffoni, e con lui la sinistra che si è riposata un giro, ha la possibilità di immaginare e dare il via (fondi permettendo) a quegli interventi più o meno ambiziosi di cui Prato ha bisogno per poter essere chiamata una grande città moderna. Anche perché, qualsiasi cosa abbiano votato, tutti i pratesi hanno l’ambizione di vivere felici in una città bella e possibilmente vivibile.

I giovani esistono anche a Prato
Non è scritto da nessuna parte che un Comune debba occuparsi dei propri giovani permettendo loro di conoscere e sperimentare anche al di fuori della scuola. Però è bello pensare che lo possa fare in futuro, perché ultimamente le politiche giovanili serie e intelligenti in riva al Bisenzio hanno latitato, nonostante la scena giovanile sia vivissima e molto interessante. Eppure a Prato ci saranno un sacco di tredicenni che negli ultimi cinque anni hanno raggiunto maggiore età e quindi il diritto al voto.

I figli
Poi ci sono i figli e parole che in giro per il mondo ormai sempre più spesso li legano alla politica. E’ quel riferimento, o citazione che sia, “sul lasciare ai nostri figli un mondo migliore di quello che abbiamo trovato”. Per molti è solo una frase ad effetto ma per Biffoni, che diventerà padre tra poco e che è andato pronunciandola di default per tutta la campagna elettorale, forse rappresenta qualcosa di più. Ci auguriamo sia così.

A Biffoni, alla sua giunta e al nuovo consiglio comunale vanno gli auguri di buon lavoro di Pratosfera.