Una “Spoon River” contemporanea nell’ex cimitero di San Martino in Campo a Carmignano. Kulturificio n.7 riproporrà a 5 anni di distanza dalla prima, proprio lì dove è nato, lo spettacolo “In fondo è solo un addio”: una storia, anzi tante storie diverse, ricostruite e nate dalla lettura di epitaffi del secolo scorso, quelli scritti sulle lapidi delle tombe e non solo nel cimitero di San Martino. L’appuntamento è per lunedì 28 e martedì 29, ingresso libero.

La trama. I protagonisti dello spettacolo sono nove anime di defunti sepolti in un cimitero, nessuno le va mai a visitare e l’arrivo del pubblico dello spettacolo è per loro l’occasione di raccontare la propria storia fra candele, tombe e – finalmente – di liberarsi da ogni legame terreno. Ognuno ha un proprio pomposo e epico epitaffio – tenera madre, giovane candida, padre amorevole, lavoratore indefesso, morì per la patria – ma ben presto lascia la poesia della lapide e racconta una propria versione della sua biografia… Quindi abbiamo un elettrauto appassionato di danza, un militare morto eroicamente in trincea, un’aspirante regina di bellezza che causa decesso a mancato di sfidare Sophia Loren a Miss Italia 1950, una sarta conosciuta per laboriosità e abilità. Storie comuni di antieroi, in cui però c’è sempre qualcosa che non torna e che sarà rivelato nel finale.

“In fondo è solo un addio” è uno spettacolo nato nel 2009 da un laboratorio svolto da Kulturificio N7 a Carmignano. Lo spettacolo è andato in scena la prima volta proprio nell’ex cimitero di San Martino in Campo, non lontano da Artimino, diretto da Valentina Banci, su un testo di Tommaso Santi con nove attori non professionisti. 

(Foto: Tirreno.it)