Nel pratese la vocazione al Bio-Distretto sta crescendo veloce e decisa. L’intento è tornare a dare alle meravigliose terre agricole dell’area quell’amorevole cura di un tempo, nel pieno rispetto della salute e della sostenibilità e magari dare vita a un indotto che vada oltre l’agricoltura. Fra i più ispirati e convinti che, seguendo questa strada, un altro mondo sia possibile sono le aziende e i produttori di Carmignano, fra l’altro molto vicini alla meta.

Guardandosi intorno, però, fra le varie realtà toscane, italiane, europee, votate al bio-distretto, a balzare all’occhio per imprenditorialità ed eclettismo è l’esempio del Cilento, dove è nato primo Bio-Distretto europeo multi-vocazionale, ossia un luogo dove lo sviluppo rurale etico, equo e sostenibile, fondato sul modello dell’agricoltura biologica, ha contaminato l’ambito culturale, sociale, turistico ed eno-gastronomica, dando vita a un modello studiato anche all’estero.

Il coordinamento del Circolo dell’Associazione italiana agricoltura biologica (Aiab) Cilento, concretizzando il grande lavoro svolto per anni da associazioni, amministratori locali e operatori del territorio – che con numerosi forum e incontri pubblici hanno educato la cittadinanza – ha dato vita a un laboratorio permanente, che promuove un nuovo modello di gestione integrata del territorio.

Una realtà che è cresciuta negli anni in maniera esponenziale, arrivando a comprendere l’intero Cilento. Inizialmente, infatti, il bio-distretto comprendeva soltanto i dieci comuni che avevano aderito ai principi di Aiab e di Città del Bio: Ascea, Casal Velino, Castelnuovo Cilento, Ceraso,Orria, Perito, Prignano Cilento, Salento, Stella Cilento, Pisciotta. Col tempo, però, grazie all’impegno nel diffondere il modello ecologico , le adesioni si sono allargate a macchia d’olio, fino a che il Bio-Distretto ormai si identifica con l’intera area cilentina.

Fiore all’occhiello di questa regione, dunque, sono diventate le molte filiere produttive di qualità tutte vecchie di mille anni: si parla di legumi, maiale nero e capra nera, fico bianco, olio, miele, alici di Menaica, cacioricotta di capra e mozzarella di bufala campana, ormai chiaramente tutte marchiate bio. Da qui si dirama un complesso indotto impegnato nella promozione e nella valorizzazione delle bio-eccellenze, con ogni mezzo. Ad Ascea, per esempio, il Bio è arrivato persino a caratterizzare le spiagge. E non solo perché i prodotti della terra e della sapienza umana vengono promossi fra i tanti turisti estivi, ma anche perché l’intero personale è educato e formato dall’Aiab al rispetto dell’ambiente e della natura. Si parla infatti di bio-spiagge, bio-bagnini e bio-animatori, diplomati in un’apposita scuola (la prima scuola del genere in Europa) e di itinerari eco-turistici e grastronomici che hanno creato un costante flusso fra la costa e le aree rurali interne.

Come spiegato a più riprese da Salvatore Basile, membro del consiglio direttivo dell’Aiab cilentina, il bio-bagnino non salva  solo le persone, ma anche la terra cilentana. Rappresenta un veicolo importante in direzione di una fruizione più consapevole del territorio. Con questo progetto il Cilento vuole attrarre un turismo sostenibile e rispettoso del territorio attraverso la promozione dei prodotti tipici, facendone conoscere i processi di lavorazione e le qualità organolettiche ai consumatori finali, che sono loro referenti privilegiati. Le zone balneari, le splendide e incontaminate spiagge di Palinuro, Pollica, Casal Velino, Pioppi, già Bandiera Blu, costituiscono solo il primo step del viaggio del turista in terra cilentana.

Nel Cilento, dunque, è decollato un modo diverso di fare economia, un modo appetibile, che può e deve ispirare, e che insegna come la promozione del territorio e delle sue eccellenze, sia imprescindibile da uno sviluppo nuovo sostenibile.

Ecco alcuni dati del bio-distretto: 400 sono le imprese agricole biologiche, tutte attrezzate per vendere direttamente al consumatore in modo da garantire la filiera corta, 32 le amministrazioni comunali e in costante crescita sono i locali e i ristoranti che offrono soltanto prodotti biologici cilentani.

Meditiamo gente, meditiamo.