Le iniziative di Vittorio Sgarbi a Prato? E’ probabile che non vedranno mai la luce. A portare a galla i dubbi sul maxi contratto da consulente fatto al critico italiano è la Nazione di Prato di oggi. Sarebbe proprio il sindaco Matteo Biffoni ad esporre le problematiche, legate prima di tutto ad una mancanza di risorse da parte del comune. Si legge: “non tanto per pagare il contratto di Sbarbi – ammette il sindaco – quanto per finanziare i progetti che ci verranno proposti”.
Il contratto è suddiviso in due parti, da maggio a dicembre 2014 e da gennaio a maggio 2015, per un complessivo compenso di 70 mila euro più iva, suddivise in due tranche da 35.

Il sindaco assieme all’assessore alla cultura Simone Mangani aveva incontrato il critico lo scorso giugno, per accordarsi sull’evoluzione del rapporto fra comune e Sgarbi: “ho chiesto un preventivo per almeno uno degli eventi che pensava di organizzare, ma ad oggi non ho ancora avuto nessuna risposta. Cercheremo di contattarlo, ma il problema è che in questa situazione non ci sono risorse per organizzare gli eventi. Il Comune non può permetterselo (…) non è certo che l’accordo prosegua” si legge su La Nazione.

A che punto siamo adesso. La data della prima tranche di pagamento, (35 mila euro più iva, ndr.), è fissata per la fine dell’anno. Ad ora, come ammesso dal sindaco stesso, dei 5 progetti che Sgarbi aveva presentato al ex-sindaco Roberto Cenni, non ne è stato messo in cantiere neanche uno.
Si potrebbe supporre, e a ventilarlo sarebbero fonti vicine al Comune, che l’intenzione dell’amministrazione sarebbe quella di recidere il contratto, rimborsando Sgarbi come previsto, e risparmiare così qualche decine di migliaia d’euro.