Chitarrista del Teatro degli Orrori, chitarra e voce dei Super Elastic Bubble Plastic, Gionata Mirai arriva a Prato in veste strumentale, con una chitarra a dodici corde e un concerto basato sul fingerpicking (che non vuol dire mangiare con le dita, ma pizzicare le corde della chitarra). Tre dischi all’attivo con i Super Elastic Bubble Plastic, quattro col Teatro degli Orrori e un disco solista uscito nel 2011, Allusioni, in cui suona proprio la chitarra a dodici corde in cinque pezzi strumentali.

Non è che ci sia molto da dire: quando suona col Teatro è l’autore di quei riff che ti si piantano nel cervello senza pietà alcuna, quando suona coi Super Elastic Bubble Plastic stende tappeti elettrici a volumi massacranti (e lo dico in senso buono. L’ha detto Ozzy che quando il volume è troppo alto significa che sei tu che sei troppo vecchio), quando suona da solo fa diluviare note dalle dita, rendendo anche la chitarra acustica uno strumento nervoso e più potente di quanto potremmo mai aspettarci.

P.S.: Con Gionata Mirai credo di aver fatto la figura di m**** più soddisfacente della mia vita: me lo trovo davanti dopo un concerto del Teatro Degli Orrori,proprio al Fabbricone di Prato, mi si stacca il filtro cervello-bocca e gli faccio: “Io vi voglio bene”.

E lui risponde: “Vi vogliamo bene anche noi”.

Oh, io ci credo.

Sabato 24 Gennaio, Ex Chiesino di San Giovanni – Ingresso Libero.