Si chiama That’s Prato –  la Prato che non ti aspetti e ha un fine preciso: portare a Prato i turisti italiani e stranieri in visita a Firenze. E’ il progetto pilota per la valorizzazione del territorio pratese messo in piedi da Regione (Progetto Prato), Camera di Commercio e da tutti i Comuni pratesi.

Sei (5+1) tour gratuiti che per 25 domeniche partiranno da Santa Maria Novella e porteranno turisti e curiosi alla scoperta non solo delle bellezze artistiche di Prato e dintorni ma anche delle sue botteghe artigiane, di mercati tradizionali e di prelibatezze agroalimentari. I tour rimarranno attivi fino a novembre. Il servizio di autobus con accompagnatore e guida è gratuito. È obbligatoria la prenotazione alla mail: [email protected] oppure chiamando il 328-00.21.009. Le visite sono in italiano e in inglese.
info_thatsprato

Questi i sei itinerari di “That’s Prato”.

1) “L’arte a tavola nel Rinascimento” (al via il 3 maggio): partendo dalla Villa Medicea di Poggio a Caiano, lo scorso anno divenuta patrimonio Unesco l’itinerario, che conserva delle cucine medicee molto speciali. Nel pomeriggio l’itinerario prevede poi la visita del Duomo di Prato e dei dipinti di Filippo Lippi.
2) “Tra arte contemporanea e archeologia industriale” (al via il 10 maggio): partendo dalla visita del Museo Soffici a Poggio a Caiano, uno degli artisti italiani moderni maggiormente influenti, l’itinerario toccherà poi il Museo del Tessuto a Prato, ospitato nell’ex fabbrica Campolmi. Poi raggiungerà la fabbrica Forti, uno dei pochi esempi di città fabbrica in Italia che ha ospitato fino a 3 mila persone, per poi raggiungere lanificio Peyron in val di Bisenzio, dove venivano intrecciati tappeti che hanno raggiunto anche il Metropolitan di New York.

3) “Quando c’erano gli Etruschi” (al via il 17 maggio): partendo dal centro di Prato, si toccheranno le tombe etrusche di Comeana e poi Artimino, un gioiello del Montalbano, con il Museo Archeologico e una visita del borgo che ospita anche la bellissima villa Medicea. Prima di rientrare a Firenze immancabile una visita alla “Visitazione” del Pontormo.

4) “Per ville e castelli alla ricerca delle principesse” (al via il 31 maggio): Prato ha ospitato famiglie facoltose e molti nomi illustri dal Rinascimento in poi, ma sicuramente il suo più facoltoso abitante è stato Federico II di Svevia, che qui ha costruito il suo Castello dell’Imperatore. La visita proseguirà poi a Montemurlo, con la visita alla Rocca e alla tenuta del Marchese Pancrazi, che a Bagnolo produce un vino conosciuto in tutto il mondo.

5) “Il viaggio dei pellegrini” (al via il 24 maggio): partendo dal Monastero di San Niccolò a Prato, dove venivano educate le signore dell’alta nobiltà fiorentina, imponente e ricco di storia ma anche luogo particolare di devozione. Poi la visita prosegue per l’Oratorio dei Bardi a Vernio, dove è nato il melodramma (l’opera intesa in senso moderno, per intendersi) passando per la Badia di San Salvatore a Vaiano, recentemente riaperta al pubblico con una nuova esposizione che racconta la storia di questo luogo che affonda la sua storia nell’alto Medioevo. Il viaggio dei Pellegrini prevede una variante, dal 5 luglio, che porterà i turisti fino alla badia di Santa Maria a Montepiano.

Questa la mappa degli itinerari di “That’s Prato”