Si intitolerà “La fine del mondo” la mostra inaugurale del nuovo Centro Pecci che riaprirà nella primavera del 2016. Si legge stamattina sulle pagine de Il Tirreno di Prato: “fra gli autori presenti, Pablo Picasso, Andy Warhol, Umberto Boccioni, Simon Fujwara, Carlos Garaicoa,Camille Henrot, Thomas Hirshhorn, Henrique Oliveira, Agnieska Polska, Josef Robakowski, Wang Shu, Qiu Zhijie, ma anche Joya Castro, relatore di una delle conferenze allestite nelle scorse settimane nel nuovo edificio museale, e Susanne Lacy, l’artista americana con la cui personale ha chiuso i battenti il Pecci Milano nei mesi scorsi”.

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La mostra si svilupperà su diverse discipline, come il teatro, la musica, la danza, oltre naturalmente le arti visive. La mostra sarà allestita su 4000 mq di superficie. Questo il commento del direttore Fabio Cavallucci al Tirreno: «Il mondo come lo conosciamo oggi non sarà più lo stesso, e tutto ciò ha inevitabilmente il sapore di una fine – commenta il direttore – Comprendiamo che il presente è ormai vecchio, superato e distante arrivano nuovi linguaggi nuovi concetti, nuove percezioni della realtà, che tardiamo a riconoscere senza riuscire ad immaginare pienamente cosa sarà il futuro».

Svelata anche qualche idea per quanto riguarda il programma espositivo per il 2017: “Le mostre personali e collettive avranno cadenza bi/trimestrale, ma anche progetti artistici realizzati in loco” si legge.

Su chi sta lavorando Cavallucci? Continua il Tirreno: “Cavallucci sta lavorando su progetti speciali con alcuni fra i più importanti artisti contemporanei viventi, come Maurizio Cattelan, nei mesi scorsi in visita al nuovo Pecci e Steve McQueen, ma anche con Abdel Abdessemed, Pierre Huyghe, Anri Sola. Il direttore ha già deciso che la prima personale sarà dedicata all’opera di dell’americano Cristian Marclay, che uno dei precedenti direttori artistici, il francese Daniel Soutif, non riuscì a proporre perché non venne riconfermato. In cartellone anche una grande personale di Maurizio Cattelan, grande amico di Cavallucci, che potrebbe tornare a “produrre” proprio per il nuovo Pecci”.

Anche la musica contemporanea trova spazio nelle idee di Cavallucci. Tra i nomi citati: il fiorentino Giuseppe Chiari, Silvano Bussotti, Pietro Grossi, Daniele Lombardi. Si legge nell’articolo del giornale pratese che il direttore starebbe anche pensando ad una mostra di David Lynch.

E ancora fra le attività in programma a breve – entro quest’anno, sembrerebbe – un evento molto particolare: “un weekend riservato alla formazione dei nostri esponenti politici, per consentire loro di aggiornare le competenze teoriche dai nuovi linguaggi dei media. Possibili ospiti con cui i politici potranno confrontarsi, ecco l’elenco riportato: Matteo Renzi, I soliti idioti, Antonio Rezza. Gianni Motti, Carlo Freccero, Giuseppe Cruciani, Gianluca Petrella”.