dragon film festival

Non solo Cina. Al Dragon Film Festival, la rassegna di cinema cinese alla sua seconda edizione sui grandi schermi fiorentini, anche Prato e la sua multiculturalità avranno un loro spazio. Dal 1 al 10 maggio al cinema Odeon e dal 21 al 23 maggio allo Spazio Alfieri, infatti, prima di ognuno dei venti film made in China, verranno proiettati i 15 cortometraggi di Facewall, la mostra del Museo del Tessuto di Prato che presenta, con l’ausilio anche di 100 scatti, storie di ordinaria inclusione sociale per le vie della città.

facewall_dragonNon solo: gli spazi del complesso museale, che sorge nell’ex fabbrica Campolmi, ospiteranno anche la proiezione speciale di una delle pellicole in concorso: The Truth About Beauty, che aprirà i battenti della rassegna l’8 maggio alle 20,30 (ingresso 6 euro).

“La seconda edizione del Dragon Film Festival è stata potenziata non solo con pellicole della Cina e di Hong Kong ma anche provenienti da Taiwan – ha commentato il direttore artistico Riccardo Gelli durante la conferenza stampa – Si spera in futuro di aumentare le proiezioni e di potenziare le collaborazioni tra Firenze e Prato proprio per contribuire a far conoscere la cultura orientale e ad avvicinare la comunità cinese agli eventi culturali organizzati in ambito fiorentino».

Inaugurazione: il 7 maggio alle 20:30, Cinema Odeon
Sarà, appunto, la commedia The Truth About Beauty su una giovane donna alle prese con gli inarrivabili standard di bellezza richiesti dalla società contemporanea ad aprire l’edizione. Protagonista del film Baihe Bai astro nascente delle commedie romantiche che ritroveremo interprete di Personal Taylor di Feng Xiaogang in un’altra sezione del Festival. La regista Aubrey Lam (Lam Oi-Wah) sarà presente alla proiezione in anteprima italiana.

I primi dieci giorni all’Odeon
Una selezione di film che offrono uno spaccato della cinematografia cinese di questi ultimi anni, con l’ultimo capolavoro di Zhang Yimou, ma anche il noir taiwanese Partners in Crime (8 maggio, ore 17) di Jung-chi Chang; The Great Hypnotist (8 maggio, ore 15), thriller psicologico diretto da Leste Chen; Black Coal Thin Ice (10 maggio, ore 16) di Diao Yinan vincitore dell’Orso d’oro per la miglior regia e dell’Orso d’argento per il miglior attore al 64esimo Festival di Berlino e Camera di James Leong. Il lavoro verrà presentato al pubblico dal suo protagonista, il divo di Hong Kong, Sean Li (Sean Ka Hoe).

Le 4 pellicole di Feng Xiaogang
Uno degli autori più interessanti del panorama cinese ha quattro pellicole in programma, tra cui lo storico The Banquet presentato al Festival del Cinema di Venezia nel 2006, quindi Afterschock sul terremoto che nel 1976 colpì Tangshan; Personal Taylor una commedia su un’azienda che permette a uomini e donne di realizzare i loro sogni più strani, e Back to 1942 su un uomo costretto ha lasciare la sua casa durante la seconda guerra fra Cina e Giappone.

Dal 21 al 23 maggio allo Spazio Alfieri
Sei film direttamente da Hong Kong, dedicati alle arti marziali. Una rassegna realizzata grazie alla collaborazione con l’Hong Kong Economic and Trade Office di Bruxelles. Tra le pellicole in programma anche Once upon a time in China II di Tsui Hark, The Way of Dragon di e con Bruce Lee e The Young Master diretto e interpretato da Jackie Chan.

La Proiezione Speciale del 23 maggio.
Sarà proiettato un capolavoro ancora mai proiettato in Italia: Touch of Sindel regista Jia Zhanke, film fra i più riveriti della sesta generazione, già premiato a Venezia per il suo bellissimo Still life. In questo film si dissolvono letteralmente i confini che separano abitualmente il cinema di impegno civile dalla tradizione del genere. Touch of Sin, quattro persone, quattro province differenti. Una riflessione sulla Cina contemporanea: un gigante economico cresciuto troppo in fretta.

“La seconda edizione del Dragon Film Festival completa la panoramica sulla cinematografia dei paesi che guardano all’Oriente che la Primavera di Cinema Orientale ha proposto in Toscana – ha spiegato Stefania Ippoliti, responsabile Area Cinema di Fondazione Sistema Toscana -. Conoscere e apprezzare gli stili e i linguaggi di una cinematografia vitale e le istanze di queste società in continua evoluzione, sempre più presenti nelle nostre città e con le quali vogliamo costruire un dialogo, sono gli obiettivi della manifestazione”.