femicidio

Foggia, 1 maggio 2015
Un maresciallo capo dei carabinieri, Alfredo Palumbo, di 43 anni, in servizio alla Legione Campania, ha ucciso la moglie, Consuelo, e il figlio di undici anni. Poi si è suicidato.

Foggia, 27 aprile 2015
Domenico Luciano di 55 anni, ha ucciso la moglie Lucia Pompa Palumbo di 48 anni e poi l’ha vegliata per alcuni giorni. È quanto scoperto dalla polizia la sera del 30 aprile dopo che lo stesso uxoricida si è presentato in questura a Foggia confessando il delitto.

Torino, 24 aprile 2015
Teodora Cadauta, 35 anni, romena, è stata uccisa venerdì mattina a San Vittore Olona. I carabinieri di Legnano e Torino sono riusciti a rintracciare e fermare il presunto killer della donna. Si tratta di un vicino di casa di Teodora, con il quale la donna, divorziata e madre di una bambina di 10 anni, aveva avuto una relazione. L’uomo, 38 anni, celibe e noto alle forze dell’ordine, era stato anche denunciato dalla donna per stalking ed era stato diffidato dall’autorità giudiziaria dall’avvicinarsi all’abitazione della vittima, che dista solo poche decine di metri dalla sua.

Torre del Greco, 21 aprile 2015
Umberto Scassillo, 70 anni, ha ucciso la moglie, Ida Fontana, 71 anni, colpendola più volte alla testa, poi è andato dai carabinieri e si è costituito. «Mi sentivo trascurato, da mia moglie e dai miei figli – ha poi confessato – E questo nonostante avessi lavorato per tutta la vita, restando per lunghi periodi anche lontano dall’Italia pur di assicurare a tutti loro un futuro sereno».

18 aprile 2015, Brescia
Tullio Lanfranchi, 61 anni, marito della donna e padre della ragazza, ha ucciso la moglie a coltellate e ferito la figlia di 18 anni che tentava di difenderla. Gloria Trematerra, 55 anni, è stata colpita più volte ed è morta all’ospedale di Esine. Le due donne vivevano da qualche settimana in una casa protetta.
La coppia ha anche un secondo figlio, di 21 anni, che non era in casa quando si è scatenata la furia del padre.

15 aprile 2015, Pordenone
Abdelhadi Lahmar, 40 anni, originario del Marocco, ha ucciso la moglie, 30 anni, e la figlia di 7 con un’accetta, poi ha chiamato la polizia.

15 aprile 2015, Alessandria
Giancarlo Bossola, 60enne poliziotto in pensione, ha ucciso Norma Rivera Ramirez, 52 anni, cubana, e Rosalina Redofi, 46 anni, badante della madre novantenne e sua amante. Poi ha tentato di togliersi la vita dando fuoco a un’auto. Sarebbe stata proprio Norma seguace della Santeria – religione che seguiva anche Giancarlo – a ordinargli i delitti “ordinati da volontà divina”.

13 aprile 2015, Varese
Angelo Barberio, 43 anni, ha ucciso sua moglie, Francesca La Pera, 38, perché voleva separarsi, poi ha tentato il suicidio. La figlia 15enne è stata svegliata dalle grida. Il fratello di 19 anni ai vicini: “Mamma non risponde, mio padre è pieno di sangue”. Non accettava la separazione.

11 aprile 2015, Padova
Tiziano Gallo, 60 anni, ha ucciso sua figlia Alessia di 33 nel sonno con un colpo di pistola, poi si è suicidato. Il padre non riusciva ad accettare l’omosessualità e la compagna della figlia.

Agrigento, 9 aprile 2015
Giorgio Luparello, 57 anni, ha ucciso la moglie, Patrizia Moscato, 48 anni, a colpi di fucile. Poi si è suicidato con un colpo al petto. Il tutto sotto gli occhi della figlia diciottenne, che è rimasta ferita con un taglio al volto durante una colluttazione con il padre nel tentativo di difendere la madre.